
I rilievi della scientifica su luogo del delitto
Una nuova memoria. E’ quanto depositato ieri dalla difesa dell’imputato, Mohamed Gaaloul nel corso dell’udienza e acquisita dalla corte. All’interno della memoria vengono indicati elementi relativi all’individuazione di una persona che avrebbe avuto, sia pur in maniera non continuativa, un legame con la vittima durante almeno i primi nove mesi del 2022, anno della sua morte.
Elementi raccolti nel corso delle indagini difensive svolte insieme ai propri consulenti di parte dall’avvocato Roberto Ghini. "Ho seguito la discussione dei pubblici ministeri e sinceramente non ho rilevato nulla di nuovo se non aver riconosciuto come corretta la nostra ricostruzione sia degli orari dell’accesso a casa dei cugini del mio assistito la mattina del 18 novembre, sia sulla coincidenza tra i pantaloni ripresi nelle telecamere della notte e quelli alla mattina – afferma l’avvocato Roberto Ghini. Per il resto mi è sembrata una ricostruzione molto di superficie quasi più tesa a giustificare o difendere gli errori commessi in fasi di indagini che a fornire elementi seri e concreti di prova".
Tra i testimoni indicati dalla difesa anche il datore di lavoro di Gaaloul in Francia. "Purtroppo non sono riuscito ad individuare alcuni testimoni importanti come il datore di lavoro del mio assistito in Francia".
La prossima udienza è prevista per il prossimo mercoledì, data in cui l’accusa formulerà le proprie richieste.
v.r.