E’ agli arresti domiciliari, ma va all’anagrafe Il braccialetto elettronico si mette a suonare

Era agli arresti domiciliari per spaccio di stupefacenti ma lunedì mattina ha effettuato tranquillamente una serie di commissioni in città, tra cui la carta d’identità elettronica. Il modenese, 42 anni, è stato arrestato per evasione e ieri processato per direttissima. L’uomo era infatti stato autorizzato ieri mattina ad effettuare una visita medica ma, una volta terminato il controllo sanitario, si è recato in Comune per realizzare la carta d’identità. Il braccialetto elettronico ha però iniziato a suonare, essendo scaduto il tempo di disattivazione (necessario per la visita). I carabinieri, allertati, si sono così recati nell’abitazione del 42enne attendendo il suo ritorno. Nei confronti dell’uomo sono quindi scattate le manette. Addosso il 42enne aveva appunto la ricevuta del Comune relativa alla carta di identità elettronica oltre a quella di una ricarica. L’uomo era stato arrestato per spaccio a fine febbraio e a maggio gli erano stati concessi i domiciliari: ora al termine del processo la misura potrebbe essere aggravata. Al 42enne, infatti, è stato ora contestato il reato di evasione e ieri è stato processato per direttissima. Il giudice, convalidato l’arresto, lo ha liberato disponendo nuovamente i domiciliari in attesa della prossima udienza.

v. r.