
La messa di ieri sera è stata animata, in via del tutto eccezionale, dai The Vigil Project, band americana di...
La messa di ieri sera è stata animata, in via del tutto eccezionale, dai The Vigil Project, band americana di musica cattolica attualmente a Modena per l’International Summit for Catholic Musicians, un pellegrinaggio iniziato il 30 maggio ad Assisi, proseguito ora a Modena e poi approderà dal 7 al 9 giugno a Roma. Insieme ai musicisti c’erano una cinquantina di pellegrini che, nel loro soggiorno modenese, sono stati accolti dalla chiesa di San Giovanni Bosco e dai suoi parrocchiani. Come ha raccontato don Stefano Violi, non è la prima volta che i The Vigil Project fanno tappa a Modena.
"Alla Città dei Ragazzi e nella parrocchia di San Giovanni Bosco – testimonia il parroco – si sta vivendo un momento molto significativo grazie all’incontro interculturale con i ‘The Vigil Project’, un complesso di musica cattolica che conosciamo bene, sono amici della Cdr e ci sono venuti a trovare già diverse volte. È una gioia vedere insieme così tante persone provenienti da tutto il mondo per celebrare la bellezza della fede."
Il primo incontro tra i ‘The Vigil Project’ e la Chiesa di Modena, risale a diversi anni fa.
"Mi sento molto onorata – racconta Andrea Thomas, cantante e fondatrice del gruppo – di far parte dei The Vigil Project. Si tratta di un ministero musicale americano, un vero e proprio apostolato. Nove anni fa abbiamo pubblicato il nostro primo album e un giorno abbiamo ricevuto un’e-mail da un sacerdote di Modena: ci scriveva che avevano scoperto la nostra musica e che la loro comunità la stava già utilizzando nella parrocchia di San Giovanni Bosco. È stato l’inizio di un’amicizia. Don Stefano Violi continua a dirci che la nostra amicizia è come un ponte che si rafforza ogni volta che attraversiamo l’oceano".
"In questi giorni – prosegue la cantante – siamo a Modena per il nostro primo International Summit for Catholic Musicians: un incontro inaugurale tra musicisti cattolici di tutto il mondo, riuniti per pregare, adorare, crescere come artisti, ma anche per studiare e incoraggiarci a vicenda nel custodire il dono della fede. Siamo stati a Modena molte volte, e una parte del nostro cuore è rimasta qui. Per noi, questa città è una seconda casa".
j.g.