«E’ più bello e luminoso di prima Le chicche? Volte e lampadari»

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«E’ DAVVERO bellissimo, molto più bello e luminoso di prima del sisma. Siamo tutti molto soddisfatti». Antonio Altobello è titolare assieme a Giorgio Pollastri della ditta Alchimia Laboratorio di Restauro, a Motta di Cavezzo, conosciuta a livello nazionale. Ed è ‘firmata’ da loro la complessa opera di restauro del Duomo, delle superfici interne ed esterne di tutte le opere d’arte.

Altobello, qualche anticipazione per soddisfare la curiosità di molti?

«Le magnifiche volte in legno e gli splendidi lampadari che conferiscono luminosità all’interno. Da restare a bocca aperta. Tuttavia, passo a quanto mi compete. La prima fase d’intervento è consistita nella messa in sicurezza di superfici dipinte e opere fisse al fine di consentire l’esecuzione dei lavori strutturali, terminati i quali abbiamo potuto iniziare il restauro». Qual è stato l’intervento più complesso?

«Sicuramente l’Altare Maggiore, fratturato e frammentato a seguito del crollo della volta sovrastante. Abbiamo impiegato all’incirca tre mesi per la sua ricomposizione e la ricollocazione dei frammenti lapidei recuperati dalle macerie, e circa quattro mesi per il restauro vero e proprio».

Un lavoro certosino. Non sarà stato il solo, è così?

«Analogo lavoro è stato eseguito per le balaustre della Cappella del Santissimo, della Cappella del Rosario e anche per le statue di Fede e Speranza. Il coro ligneo monumentale è stato parzialmente smontato per il consolidamento e il rafforzamento della struttura portante, dopo di che è stato sottoposto a trattamento antitarlo e infine rimondato e restaurato. Stessa cosa per l’Altare Borelli e la Cappella del Rosario, manufatti lignei scolpiti e dorati».

Vi siete documentati con foto storiche?

«Certo, era inevitabile. La documentazione storica c’è stata fornita dalla Direzione Lavori, dall’ingegner Susanna Carfagni e dall’architetto Carlo Blasi dello Studio Comes di Firenze, e dalla Soprintendenza. Le foto degli anni ’30 sono state fondamentali, consentendoci di riproporre la filettatura del colonnato, elemento di gusto neogotico che caratterizza gli interni del Duomo».

Da quanti elementi è composto il team?

«Come Alchimia abbiamo una trentina di persone, di cui una quindicina si sono occupati del Duomo. Se mi permettete, colgo l’occasione per ringraziarli tutti di cuore, per la professionalità, la passione e l’entusiasmo dimostrato».

v. bru.