«Ecco i miei 20 giorni da vigilessa»

Sofia, 15 anni, ha svolto uno stage al comando. Faso: «Così favoriamo il contatto tra scuola e lavoro»

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«Mi occupavo di archiviare le multe e trascrivere le targhe delle macchine che entrano in Ztl: è stata una bella esperienza, ho imparato quanto è importante la collaborazione tra colleghi». Sofia, 15 anni, sassolese al terzo anno del liceo Cattaneo-Deledda di Modena, è entusiasta dello stage al comando della polizia municipale di Sassuolo, dove ha appena concluso la sua esperienza di alternanza scuola-lavoro. Il progetto è legato alla ‘Buona scuola’ e consiste nel prevedere nel corso dell’anno scolastico l’ingresso in una realtà pubblica o privata così da avere un’idea del mondo del lavoro. Tutor della studentessa è stato il comandante della polizia municipale Stefano Faso: «Abbiamo svolto altri stage di questo genere in passato – spiega il comandante – crediamo che possa essere molto utile come esperienza: gli studenti imparano per tempo cosa vuol dire essere catapultati dai banchi di scuola a una realtà lavorativa. Toccano con mano le funzioni dell’ufficio sanzioni o cosa vuole dire una giornata in una centrale operativa, con tutte le cautele del caso ovviamente». In questo caso la studentessa è stata impegnata nel lavoro di back office: sarà mai possibile un giorno farle affiancare una pattuglia su strada? «No, gli studenti vengono per le attività amministrative, non mi sembra il caso andare oltre questa mansione». Sofia è stata impegnata dal 7 gennaio fino a ieri.

Sofia, ha scelto lei la polizia municipale?

«No, mi è stato proposto dall’insegnante e io ho accettato. E’ un lavoro che mi incuriosisce».

Che orari faceva?

«Tutti i giorni dalle 8 all’una e in due pomeriggi rientravo anche dalle 14 alle 17.30».

Qual era la sua mansione?

«Io mi occupavo dell’archiviazione dei verbali e del riconoscimento delle segnalazioni delle macchine che entrano senza permesso in Ztl. Le foto arrivavano in centrale e io riconoscevo il tipo di veivcolo e mettevo a fuoco la targa (perché spesso non si vedono bene dalle foto), trascrivendola correttamente sul verbale».

Sono ancora tanti i cittadini che entrano nella Ztl senza poterlo fare?

«Sì, abbastanza».

Si occupava anche delle multe?

«Mi occupavo delle sanzioni non pagate, e quando venivano pagate le archiviavo in appositi fascicoli».

I cittadini a volte vedono gli agenti della Municipale come un ‘nemico’, come è essere dall’altra parte?

«Sì infatti, a volte la percezione è quella, ma credo che invece loro svolgano un compito prezioso al servizio del cittadino, non contro. Mi è piaciuta anche molto il rispetto e la collaborazione che c’è tra colleghi, è l’aspetto più bello che mi porto dentro di questa esperienza».

A questo punto se in futuro ci sarà un concorso per entrare nella polizia municipale lo farà?

«Ci penserò. Io ho cominciato la scuola con l’obiettivo di fare la psicologa, anche se poi il mio percorso si sta orientando più sui servizi commerciali. Vedremo, non ho ancora le idee del tutto chiare su cosa voglio fare in futuro. Tra l’altro ho svolto anche una settimana all’ufficio Patrimonio del Comune, archiviando le pratiche».

Gianpaolo Annese