Super Green Pass Modena: in centro baristi e clienti diligenti

Prova caffè in alcuni locali, dove quasi tutti i gestori controllano il Qr-code a chi si siede al tavolo. Ascari (Ascom): "Abbiamo avuto qualche richiesta di chiarimento per cene di Capodanno e feste private"

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di Stefano Luppi

I modenesi ancora una volta, e al netto di qualche frangia di irriducibili, si sono dimostrati dotati di senno. Lo si è visto anche ieri nel primo giorno di introduzione del super green pass - quello ottenibile con guarigione dal virus e con doppia dose di vaccino, ma non con il tampone negativo - che ha rappresentato una novità anche per bar e ristoranti. Ricordiamo che per accedere ai servizi all’aperto o al bancone - insomma per consumare in piedi al chiuso caffè e cappuccino - il certificato verde "rafforzato" non è necessario, ma solo in zona bianca e gialla. Qualora si entrasse, malauguratamente, in zona arancione il super green pass risulterà obbligatorio anche qui. Da ieri, per quanto riguarda bar e ristoranti al chiuso, se ci si siede al tavolo è invece obbligatorio possederlo.

Ieri il Carlino ha effettuato, anonimamente come clienti, una manciata di visite per verificare se i controlli vengono eseguiti dagli esercenti. Naturalmente la prova non ha alcun valore statistico, ma va detto che quasi tutti i bar visitati si comportano in modo regolare: chiedono ai clienti di esibire il certificato e lo controllano tramite l’applicazione governativa C-19 che nel frattempo è stata aggiornata per distinguere tra green pass base e green pass super. In uno dei principali bar del centro storico ci accomodiamo all’interno e la cameriera con le ordinazioni al tavolo chiede anche il certificato, così come fa anche con gli avventori vicini. In un altro esercizio commerciale poco distante dalla Ghirlandina l’operazione si svolge velocemente e anche qui il personale dimostra di essere coscienzioso e vigile. In un terzo bar invece la situazione è un po’ più complessa: chiediamo un caffè al banco (dunque, essendo in zona bianca, il certificato non serve), ma poi chiaccherando ci sediamo a un tavolino. A quel punto la cameriera avrebbe dovuto controllare anche se va detto che lo ha fatto al tavolo di fianco quindi può essere una semplice dimenticanza.

Il personale, in ogni caso, era dotato di mascherina nel servizio ai tavoli. L’associazione Ascom Confcommercio di Modena ieri non ha segnalato praticamente disagi come riferisce Luca Ascari, responsabile ristorazione e turismo: "Nei pubblici esercizi ieri è andato tutto bene, come primo giorno. Abbiamo avuto qualche richiesta di chiarimento per cene dell’ultimo dell’anno e per feste e ricevimenti presso luoghi privati che a differenza dei pubblici esercizi necessitano del green pass base. Qualche disagio c’è stato per i green pass esteri, ma l’imperativo categorico per i nostri imprenditori e i loro dipendenti e collaboratori è quello di restare aperti e di lavorare nel rispetto delle norme ed in perfetta sicurezza. La ristorazione ha già pagato in questi due anni un prezzo salatissimo sia in termini economici e soprattutto occupazionali".