Economia: il terziario traina la ripresa Edilizia e manifatturiero, crescita sostenuta

Migration

"Nei primi sei mesi dell’anno le imprese modenesi hanno dimostrato di saper resistere alla crisi proseguendo sul sentiero della crescita avviata nel 2021, nonostante le gravi difficoltà che si trovano a fronteggiare, dalle tensioni sui prezzi dell’energia e delle materie prime, alle difficoltà di approvvigionamento, alle preoccupazioni circa gli esiti del conflitto in atto". Lo attesta l’elaborazione dei dati dell’indagine congiunturale sul primo semestre 2022 realizzata a luglio e da cui è uscito "un quadro tutto sommato confortante: in provincia di Modena ora è il terziario a trainare l’economia, con una crescita del fatturato del 25% su base annua, dovuta in gran parte al rimbalzo del settore alloggio e ristorazione, che è stato tra i più colpiti dalla pandemia", racconta la Camera di commercio. L’industria manifatturiera ha mostrato un ridimensionamento del trend espansivo, sempre rispetto al primo semestre dello scorso anno, ma ha comunque conseguito un incremento di fatturato del +17%, mentre la produzione è cresciuta del +11,9%. Si consolida la ripresa nel settore edile con un aumento di fatturato del +19,1% e di produzione del +9,7%. L’indagine congiunturale sull’andamento economico della provincia di Modena è realizzata dal Centro studi e statistica della Camera di Commercio su un campione di imprese, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali Confindustria Emilia, Cna Modena, Legacoop Estense, Ascom Confcommercio e Fam Modena.

"I diversi indicatori rilevati dall’indagine sono concordi nel confermare una prosecuzione, seppur attenuata, della crescita avviata già all’inizio del 2021", dice la Cciaa. Tutti i settori incrementano la produzione ad eccezione della ceramica che ha mostrato una battuta d’arresto (-10,4%) dovuta al boom dei costi dei fattori produttivi, tra cui gas, imballaggi e noli marittimi. Il portafoglio ordini del manifatturiero nel complesso lascia supporre una prosecuzione di questo trend anche nel breve periodo: le imprese dichiarano un incremento di ordini dell’11,1%, più sostenuto nel mercato interno (+14,8%). In questo momento infatti il mercato domestico appare più ricettivo: anche il fatturato dall’Italia è aumentato del +17,4% mentre quello dall’estero solo del +8,3%. Questo ha causato una leggera riduzione della quota export che si mantiene tuttavia elevata, 39%. Il tempo di incasso delle fatture attive resta stabile sui 90 giorni. L’occupazione è in lieve crescita: gli addetti delle imprese da gennaio a giugno sono aumentati del +1,2%.