"In edilizia ci sono troppi imprenditori ’improvvisati’, attirati dagli incentivi (come il bonus 110%), ma privi di competenze, esperienze e professionalità verificabili".
Lo afferma la segretaria generale della Filca Cisl Emilia Centrale Cinzia Zaniboni commentando l’esito dei recenti controlli effettuati nei cantieri edili modenesi.
I carabinieri e l’Ispettorato del lavoro hanno scoperto lavoratori in nero, ponteggi irregolari, documenti sulla sicurezza e salute incompleti, elevato ammende e sanzioni per 33 mila euro, denunciato cinque persone.
"Ringraziamo gli enti preposti per l’intensificazione dei controlli, nonostante la cronica carenza di personale – dice Zaniboni – Purtroppo quello che è emerso è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno ancora troppo esteso. A cosa servono i professionisti responsabili dei lavori e i coordinatori per la sicurezza? Non è credibile che si accorgano delle irregolarità solo quando arrivano gli ispettori. Se vogliamo veramente rilanciare il settore dell’edilizia è indispensabile che tutte le figure siano parte attiva nei controlli su chi entra nei cantieri".
La segretaria della Filca Cisl di Modena e Reggio sottolinea che la crisi iniziata nel 2008, con il conseguente blocco degli appalti pubblici, ha causato la chiusura di molte imprese strutturate. Questo fenomeno ha dato origine a un mercato composto sempre più da piccole e micro aziende, imprese individuali e lavoratori autonomi. Questi ultimi attualmente rappresentano addirittura oltre il 50% del totale degli addetti nel settore. Ora l’edilizia è tornata protagonista grazie al decreto rilancio del maggio 2020, che ha messo in campo il superbonus 110% per rendere le abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico e sicure dal rischio sismico. Nonostante la ripartenza del settore, la Cisl sostiene che manca una politica industriale e di qualificazione del sistema delle costruzioni. A ostacolare la programmazione degli investimenti, inoltre, contribuiscono i continui cambi della normativa sugli appalti e bonus.
"Mentre ogni appalto pubblico o privato deve rispettare numerose procedure autorizzative, l’imprenditore che ha un ruolo centrale per la realizzazione dei lavori edili non ha nessun obbligo per accedere al settore – sottolinea la segretaria degli edili Cisl modenesi e reggiani - Le tante aziende che stanno nascendo, attratte dalle opportunità degli incentivi, sono create da “nuovi” imprenditori ai quali non viene chiesto alcun requisito per svolgere un’attività così delicata e specialistica. Non esistono regole per chi vuole entrare nel mercato, ma il nostro settore – sottolinea Zaniboni – non ha certamente bisogno di imprese “mordi e fuggi”".