Efficienza energetica, si rinnova il ’Tre Esse’

Nel comparto edilizio tra le vie Poletti, Ricci e Begarelli firmato un patto tra aziende per il miglioramento sismico

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Cinque imprese modenesi, una forte vocazione all’innovazione. Nasce così l’intervento di miglioramento dell’efficienza sismica ed energetica del blocco di edifici tra via Poletti, via Ricci e via Begarelli, noto in passato come ’Ex Società Anonima del freddo’, oggi condominio ’Tre Esse’. Un intervento che, a lavori conclusi, porterà a una riduzione annuale delle immissioni di CO2 in atmosfera pari a 110mila chilogrammi. Sarà come se sparissero dalla circolazione 60 automobili, con motore termico che percorrono 20mila chilometri l’anno. Ottime notizie, insomma, soprattutto in un’estate in cui la crisi climatica si fa sentire forte e chiara. E, per farlo, ci si avvale delle agevolazioni fiscali previste dal superbonus 110.

E’ la soluzione innovativa, e sempre più necessaria, realizzata da quattro aziende che in questi mesi stanno realizzando il concordato con lo Studio CGF (l’amministratore del complesso), la società che amministra il condominio, a partire da ITI Impresa Generale Spa, la società che ha in appalto, dalla progettazione alla realizzazione, la pratica del superbonus. Al suo fianco RE.EGN, rete d’imprese fortemente proiettata nel futuro, Progetto Sisma, che ha ideato e brevettato il sistema ’Resisto 5.9’, e Laminam, nota azienda pioneristica che ha rivoluzionato il mercato della ceramica.

Cuore del progetto è l’originale combinazione dei prodotti di Progetto Sisma e Laminam. La prima, cresciuta nell’incubatore del Tecnopolo di Mirandola, applicherà il sistema ’Resisto 5.9’ (magnitudo della tragica scossa del 2012), un cappotto termico che garantisce allo stesso tempo un rinforzo sismico delle strutture e un ottimo isolamento termico. A questo scopo, si è scelto di affidarsi all’esperienza e alla qualità dei prodotti Laminam, che contribuerà con 4500 metri quadrati di lastre, funzionali e esteticamente piacevoli. Il progetto permetterà, sul fronte dell’efficientamento energetico, un salto di due classi (dalla E alla C). Il che significa un risparmio dei consumi e una riduzione delle emissioni di CO2. Oltre a un miglioramento della tenuta sismica dell’edificio. Il tutto, lavorando solo dall’esterno, senza invasività. Al termine, si prevede un investimento complessivo superiore ai 6 milioni di euro. "Crediamo che questo sia un esempio di concreto di come, attraverso il coinvolgimento e la collaborazione tra aziende solide e innovative, si possano usare in modo virtuoso gli strumenti messi a disposizione dal legislatore", hanno spiegato i rappresentanti delle aziende protagoniste dell’intervento.

Sofia Silingardi