Elicottero disperso, ricerche senza sosta

Modena: preoccupazione all’aeroporto di Pavullo dopo una giornata convulsa tra avvistamenti e smentite. Sette persone erano a bordo del velivolo scomparso nella zona dell'alto Frignano, al confine con la Toscana

Modena, 11 giugno 2022 - Già dalle prime luci dell’alba, l’aeroporto ’Paolucci’ di Pavullo è tornato operativo come hub di riferimento per le ricerche aeree dell’elicottero scomparso giovedì, nella zona dell’alto Frignano, al confine con la Toscana. Un’altra giornata, dopo quella di giovedì, dove purtroppo non si hanno avuto notizie dei sette dispersi (oltre al pilota, due passeggeri libanesi e quattro turchi).

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Dal ‘Comando operazioni aerospaziali’ di Poggiorenatico, in provincia di Ferrara, sono arrivati al Paolucci diversi mezzi e uomini dell’Aeronautica Militare, coordinati dal colonnello Alfonso Cipriano. Qui si è istituito il centro di coordinamento degli assetti aerei, con i militari nei furgoni, davanti ai monitor e in costante collegamento con tutti gli elicotteri impegnati.

Oltre al mezzo del 15° stormo di Cervia, sono accorsi in supporto due velivoli dei vigili del fuoco (da Bologna e anche Trento con un radar per individuare pezzi in metallo) e uno della guardia di finanza.

La zona battuta è rimasta la stessa di giovedì, anche se le compagnie telefoniche sarebbero riuscite a restringere l’area dove i cellulari di 2 passeggeri si sarebbero agganciati per l’ultima volta: interessa i comuni di Sestola, Fiumalbo, Frassinoro, Pievepelago e la parte di Toscana vicina al Passo delle Radici. "Le compagnie telefoniche ci hanno assicurato che l’area è quella", spiega il colonnello Cipriano. Tuttavia, come messo subito in chiaro dalle forze dell’ordine, questo non preclude ricerche altrove e ogni strada rimane ancora plausibile.

Verso metà pomeriggio, le squadre di terra in azione nell’Alto Frignano, tra i comuni di Frassinoro e Pievepelago, avrebbero avvistato con il binocolo "un luccichio e qualcosa di rosso" sul versante toscano, vicino a Casone di Profecchia. Segnalazione rivelatasi non fondanta una volta raggiunta dalle squadre la posizione individuata.

Tra Pavullo e Pievepelago, preoccupati per le condizioni dei dispersi, anche alcuni amici dei dispersi.

Come Paolo Bettelli, imprenditore vignolese, particolarmente legato ad uno dei due libanesi di cui non si hanno più notizie: "Lavoriamo nello stesso settore, ci conosciamo da 15 anni e siamo particolarmente amici – racconta –. Con lui ero a pranzo venerdì scorso; gli ho telefonato mercoledì ed è stata l’ultima volta che l’ho sentito".

Paolo si occupa anche di tenere aggiornati i colleghi in Libano, facendo da ‘ponte’ per le informazioni raccolte direttamente sul luogo, e racconta che le famiglie dei dispersi non sarebbero ancora state informate. Non prima di avere notizie: "È da stamattina che sono qui e non faccio altro che guardare il telefono. Rimango costantemente in contatto con il Libano".

In serata, a sorpresa, al Paolucci è arrivato anche l’ambasciatore turco. In prima persona ha parlato con il colonnello coordinatore, interessandosi alle operazioni di ricerca e al loro stato d’avanzamento. In serata ancora nessuna notizia sui dispersi, però. Per questo, il monitoraggio è proseguito anche durante la notte.