
Trovare una casa in affitto in città a prezzi accessibili è complicato
Modena, 5 febbraio 2025 – Un gruzzoletto di quasi 800mila euro che potrà essere impiegato, per più della metà, come propulsore del Piano casa annunciato a Natale dal sindaco e dalla vice Francesca Maletti. Risorse aggiuntive come garanzia per i proprietari per incentivarli ad aprire il proprio immobile così da tagliare il numero di alloggi sfitti in città. Gli appartamenti che rientrano nell’Agenzia casa si vedranno infatti ridotto l’Imu: 135 euro in meno di media per unità abitativa rispetto allo scorso anno.
Sono i principali contenuti della parte del bilancio che riguarda l’Imu, l’imposta sulle abitazioni. Nello specifico, la percentuale dell’aliquota Imu sui capannoni utilizzati direttamente dal proprietario (sono in tutto 17.715 fabbricati) passa dallo 0.97% del 2024 all’1.05 del 2025 per un gettito complessivo di 7 milioni e 261mila euro (erano 6 milioni e 649mila l’anno scorso), 611mila euro in più.
Per quanto riguarda gli appartamenti a canone concordato (18.254 in tutta la città), l’aliquota sale dallo 0.76% allo 0.8, vale a dire che da 9 milioni e 830 mila dell’anno scorso l’incasso del Comune lievita a 10 milioni e 347mila, 517mila euro di gettito in più (la variazione è di 28 euro per unità abitativa). Medesimo incremento è previsto anche per gli appartamenti a canone concordato per gli studenti (per almeno 12 mesi): in tutto si parla di 761 appartamenti, con un gettito che quest’anno cresce a 438mila e 994 euro, pari a quasi 22mila euro in più.
Scende invece, come si diceva, l’aliquota per gli appartamenti che rientrano nell’Agenzia casa, le abitazioni riservate alle famiglie che navigano nella ’zona grigia’: non sono così povere cioè da dover ricorrere alle case popolari, ma non hanno un reddito sufficiente per potersi permettere un appartamento a mercato libero. Per questa categoria l’amministrazione ha abbassato da 0.5 allo 0,3 la percentuale per i proprietari, così da ridurre la quota di alloggi sfitti in città. Significa per le casse comunali perdere oltre 180mila euro che però vengono compensati dagli aumenti sulle altre categorie immobiliari. In tutto, la variazione del gettito è di 799mila euro in più sul 2024.
Sul fronte addizionale Irpef, l’amministrazione, come ha spiegato ieri il sindaco Massimo Mezzetti, nella trattativa con le parti sociali ha accettato di alzare da 12mila e 500 a 15mila euro la soglia di reddito al di sotto della quale è prevista l’esenzione: come indicato nella tabella in alto, chi guadagna fino ai 10mila euro risparmierà 50 euro l’anno, tra 10mila e i 15mila si ritroverà 75 euro rispetto al 2024. Per chi invece ha una busta paga più alta sono stati innescati incrementi progressivi: 60 euro in più (da 100 a 160) fino ai 20mila euro, 84 euro fino a 28mila euro, 85 per chi rientra nei 30mila, 90 per i 40mila, e a seguire 95 dai 50mila in più.
Il sindaco ha fatto capire in aula lunedì che avrebbe volentieri reso la tassazione ancora più progressiva: l’idea per esempio che chi guadagna 100mila registri lo stesso incremento di chi ne guadagna 50mila è motivo di riflessione. Ma le addizionali sono strettamente legate alle norme nazionali: per i Comuni non sono possibili ulteriori gradini.