
Dei danzatori si ammira spesso il fisico scultoreo, tornito dall’esercizio e dall’eleganza dei movimenti. Con Sergio Bernal, stella della danza, già primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna e re del flamenco, saranno proprio le sculture a prendere corpo e vita. "Rodin, lo scultore delle emozioni" si intitola lo spettacolo (presentato in prima italiana e per la prima volta fuori dalla Spagna) che lo vedrà protagonista domani alle 20.30 al teatro Comunale Pavarotti Freni. Rodin è naturalmente Auguste Rodin, straordinario artista francese scomparso nel 1917. Con la sua compagnia e le musiche eseguite dal vivo dall’Orquesta Cruz Diez, Sergio Bernal unirà scultura e danza, ispirandosi proprio ad alcune delle opere più famose come ’Il pensatore’ e ’Torso d’uomo’: il ballerino umanizza i capolavori attraverso la forza e l’energia trasmesse dalla danza spagnola, ma anche con il linguaggio del balletto classico. E le sculture animate creano un ideale ‘giardino di Rodin’.
Bernal ha coreografato alcuni dei brani che punteggeranno la serata, mentre per un passo a due ispirato al celebre "Bacio" (dove si incontrano passione e tenerezza, come nella storia del ‘libro galeotto’ di Paolo e Francesca) ha scelto una creazione dell’italiano Valentino Zucchetti, first soloist al Royal Ballet di Londra. In alcuni brani Bernal è affiancato dalla ballerina italiana Giada Rossi: nei diversi numeri emergono infatti riferimenti anche alla vita dell’artista francese, come la sua storia d’amore con Camille Claudel, scultrice anche lei, sua modella e musa. "Ogni dettaglio nelle opere di Rodin invita alla riflessione – sottolinea Sergio Bernal –. Al di là della plasticità delle sue forme o dell’iperrealismo dei dettagli, Rodin condivide il suo mondo interiore. Riesce a raggiungere un’emozionalità universale che a sua volta diventa personale, a seconda di chi visiona l’opera. Raggiunge tutto questo rompendo la visione frontale e invitando lo spettatore di ogni scultura a circondarla e a godere dei dettagli che ogni prospettiva offre".
Al centro dello spettacolo, la carismatica personalità artistica e anche la speciale sensualità di Sergio Bernal, star internazionale, acclamato dal regista Pedro Almodovar e proprio di recente eletto ‘uomo dell’anno’ dall’edizione spagnola di Esquire. Bernal ispira i couturier e anche i creatori di fragranze: Roberto Capucci, maestro dell’alta moda, ha creato per lui un costume di scena con richiami ai toreador spagnoli.