Emozioni con i pit stop della Ferrari

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NON capita tutti i giorni di vedere una Rossa di Maranello sfrecciare lungo l’anello del Novi Sad. Ieri le monoposto da competizione della Casa del Cavallino hanno trasformato questo pezzo di Modena in un vero e proprio circuito da Formula 1. Qui è stato allestito il ‘Pit Stop Ferrari’, tra le attrazioni più attese della prima edizione del ‘Motor Valley Fest’. La pioggia non ha scoraggiato i tantissimi appassionati che nel pomeriggio hanno riempito la tribuna in ogni dove, con centinaia di curiosi assiepati contro le transenne nella parte centrale del parco. Il rombo graffiante dei bolidi ha ‘esordito’ alle 14 con l’esibizione delle 488 Challenge. E’ poi il turno delle straordinarie vetture dei Programmi XX, con le evoluzioni della Fxx Evo, della 599Xx Evo e della Fxx-K Evo. Il terzo blocco viene dedicato al mondo dell’endurance e in particolare alle 488 GTE e 488 GT3, ‘domate’ rispettivamente dai piloti Alessandro Pier Guidi e Davide Rigon. Verso le 15.30 ecco uno degli eventi clou di giornata, con l’entrata in pista della F60, la prima monoposto Ferrari dotata di sistema di recupero dell’energia, guidata dal pilota sassolese e collaudatore ufficiale della scuderia, Andrea Bertolini. Irreale il silenzio calato sulla tribuna del Novi Sad al momento dell’accensione della Rossa, con il ruggito del motore capace di scuotere le emozioni anche dei meno appassionati. C’è chi, tra il pubblico, registra la ‘musica’ con lo smartphone e chi, addirittura, telefona a un amico o alla fidanzata per farglielo ascoltare in diretta. Applausi a ripetizione hanno accompagnato i giri di Bertolini, con i meccanici della Ferrari impegnati in tre pit-stop da manuale che, puntualmente, scatenano l’entusiasmo dei tanti presenti. La febbre per le quattro ruote sotto la Ghirlandina era già iniziata di prima mattina con il passaggio della ‘Mille Miglia’ (37esima edizione) per le strade del centro storico. Oltre quattrocento gioielli d’epoca (430 per l’esattezza) hanno sfilato in Piazza Grande e davanti al Duomo sotto gli occhi e gli ombrelli di centinaia di modenesi e turisti di tutte le generazioni.

vi.ma.