Empori solidali, accessi aumentati del 40%

Coordinati dal Centro servizi volontariato, hanno erogato oltre 31.200 spese a 1.392 famiglie. La metà degli aiuti a nuclei italiani

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È impressionante – per quanto parziale, viste le tante iniziative di solidarietà sviluppatesi sul territorio – constatare lo spessore del disagio economico e della povertà che affliggono una realtà come Modena e la sua provincia. Nel periodo del lockdown e dei mesi successivi alle restrizioni sanitarie, in 17 mesi gli Empori solidali modenesi hanno fornito aiuto a 1.392 famiglie, fornendo loro sostentamento attraverso 31.271 spese alimentari erogate e, soprattutto, rispondendo alle necessità di 4.592 persone. Questo grazie al progetto "#NoiRestiamoInRete – Gli empori solidali modenesi e il contrasto alle povertà in tempo di Covid", che sul nostro territorio ha consentito, col supporto del Centro Servizi Volontariato Terre Estensi e l’impegno di 352 volontari e di 84 aziende donatrici, di alleviare le difficoltà economiche di numerose famiglie. E’ questo il sorprendente bilancio del progetto, sostenuto dal Bando Personae 2020 di Fondazione di Modena, che ha messo a disposizione la somma di 104.823 euro, partito nel novembre 2020 e che si è concluso nelle scorse settimane. Il periodo immediatamente successivo al lockdown, che è stato caratterizzato da un forte incremento della povertà socio-economica, ha visto il Csv Terre Estensi attivarsi da subito per dare risposte concrete alle necessità del territorio modenese. In piena emergenza, la Rete provinciale degli empori solidali, un network diffuso che comprende Portobello a Modena, Il Melograno a Sassuolo, Il pane e le rose a Soliera, Eko Market Solidale dell’Unione Terre di Castelli, Cortile Solidale a Medolla, Ohana Digital Market del Frignano, Piccola Bottega Solidale a San Cesario sul Panaro, ha visto aumentare, rispetto ai dati consolidati degli anni precedenti, di circa il 40% gli accessi di famiglie italiane e straniere in situazione di fragilità socio-economica. La crisi ha colpito indistintamente sia italiani che stranieri. "Nello specifico, il Csv ha intensificato il supporto alla rete provinciale degli empori modenesi, intercettando risorse tramite il bando Personae 2020 e potenziando l’intervento degli empori a supporto dei beneficiari, grazie ad un’azione progettuale mirata che ha consentito di organizzare le risorse al meglio - spiega il presidente del Centro Servizi Volontariato Terre Estensi Alberto Caldana –. Il Csv ha anche svolto un importante lavoro di formazione per i volontari degli empori sia sui beni relazionali, accoglienza e capacità di entrare in relazione con i diversi tipi di povertà, comunicazione efficace e gestione dei conflitti, sia su aspetti più prettamente tecnici come le norme igienico–sanitarie relative alla manipolazione degli alimenti". Da sempre in prima linea nelle azioni di solidarietà gli empori solidali modenesi si sono immediatamente attivati, ora, sempre con il supporto logistico del Csv, per fornire sostegno alimentare ai profughi ucraini presenti sul territorio modenese, garantendo aiuti a circa 350 famiglie per un totale di 1.000 persone, prevalentemente donne e minori. E sono, inoltre, già numerose e continue le raccolte di beni di prima necessità e farmaci , inviati in Ucraina.

Alberto Greco