Endometriosi, numeri in crescita

Centinaia di pazienti, accompagnati da familiari, medici, amici e tante associazioni hanno preso parte ieri a Roma alla marcia per la consapevolezza sull’endometriosi. Tantissime ‘magliette gialle’ hanno sfilato per le strade della capitale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla patologia invalidante che colpisce purtroppo almeno tre milioni di donne soltanto in Italia. La decima edizione della Worldwide Endomarch, a cui hanno preso parte anche associazioni e pazienti modenesi, è stata organizzata in vista del 28 marzo, giornata mondiale dell’endometriosi. L’endometriosi è la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero. Questo provoca dolore mestruale, dolore nei rapporti sessuali e può provocare infertilità nel 30-40% dei casi. "Si tratta di una malattia subdola, con aspetti misconosciuti per la sua complessità, che colpisce la donna, la vita della famiglia, le relazioni sociali", ha spiegato il professor Facchinetti, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia del Policlinico. A Modena è presente un ambulatorio endometriosi e dolore pelvico cronico che registra numeri in costante aumento. Il trend è in costante crescita per quanto riguarda la richiesta e per la prima visita l’attesa è di circa tre mesi; contestualmente gli interventi effettuati dall’equipe multidisciplinare sono quotidiani. Ad ottobre dello scorso anno l’equipe ha effettuato il centesimo intervento in laparoscopia per correggere l’endometriosi profonda intestinale: risultato che è frutto del lavoro di un team multidisciplinare: il dottor Carlo Alboni, Responsabile dell’Ambulatorio endometriosi con i colleghi ginecologi Cannoletta, Farulla, insieme con il dottor Sforza e la dottoressa Cabry della Chirurgia Generale d’Urgenza. L’attività ambulatoriale specialistica per la malattia endometriosica esegue più di 1000 prestazioni all’anno e, negli ultimi quattro anni e mezzo e mezzo, sono stati eseguiti oltre 600 interventi. Nei giorni scorsi l’onorevole modenese Cinque Stelle, Stefania Ascari, ha presentato una proposta di legge la Camera dei Deputati: "Miriamo a ottenere il riconoscimento dell’endometriosi nel primo e nel secondo stadio clinico della patologia come malattia cronica e invalidante da parte del Servizio sanitario nazionale".