Nuovi e più concreti strumenti di diagnosi e cura, diritto alla cura, esenzione del ticket: richieste fondamentali che farebbero della nostra Regione uno storico apripista anche per tutte quelle donne italiane che vivono in regioni meno virtuose, che affrontano fenomeni durissimi e costosi come quello della migrazione sanitaria, attraversando l’Italia per curarsi in Regioni come la nostra. Sono queste le richieste presentate dal comitato endometriosi, che ha avviato una campagna di comunicazione che stimoli la politica al voto. Infatti il 19 e 20 dicembre in Regione si votano le richieste del comitato nell’ambito della petizione endometriosi: la campagna ’Firma adesso’ in 2 mesi ha portato una petizione di oltre di 4.200 firme cartacee in Regione, a cui è seguito il voto di decine di comuni italiani, 9000 firme online in poche settimane, facendosi notare fino a Bruxelles con un’interrogazione votata all’unanimità dal Parlamento Europeo, e ricevendo un impegno formale dal presidente Stefano Bonaccini e dalla Regione. Lo scorso maggio le attiviste hanno presentato una proposta di progetto e budget per finanziare il Pdta regionale, l’esenzione ticket per le terapie ormonali destinate alle donne in possesso del codice 063 e una campagna di informazione. Solo il centro endometriosi e del Dolore Pelvico Cronico del Policlinico esegue più di 150 interventi all’anno per questa patologia, e questo dato colloca Modena al secondo posto in Emilia Romagna.
CronacaEndometriosi, raccolte 4mila firme