MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Energica, fine di un sogno. Presidio dei dipendenti. Appello alla Regione: "Tuteli l’occupazione"

Doccia fredda per i 45 professionisti dell’azienda di moto elettriche di Soliera. L’assemblea "negata" diventa uno sciopero: la proprietà non commenta. I sindacalisti: "Subito un tavolo istituzionale per attivare gli ammortizzatori".

Energica, fine di un sogno. Presidio dei dipendenti. Appello alla Regione: "Tuteli l’occupazione"

La sede dell'azienda di Soliera

Soliera, 16 ottobre 2024 – Non hanno voglia di parlare i lavoratori di ‘Energica Motor Company’, l’azienda di Soliera che progetta e produce moto elettriche, che si sono trovati ieri mattina innanzi ai cancelli dello stabilimento. Probabilmente è tanta, troppa la delusione, oltre all’amarezza e alle preoccuazioni per il futuro. Nella tarda serata di lunedì è stata comunicata loro la decisione del Consiglio di Amministrazione dell’azienda (la maggioranza delle quote, il 75% è detenuta dal Fondo americano Ideanomics) che è risuonata come una sentenza di condanna: la proprietà ha scelto di accedere alla liquidazione giudiziale, ossia è stata aperta la procedura di fallimento.

"Dopo la notizia che mai avremmo voluto ricevere – affermano i sindacalisti della Fiom Cgil Carpi, Leo Puca e Manuele Pelatti – abbiamo subito convocato per stamattina (ieri per chi legge, ndr) un’assemblea dei lavoratori innanzi ai cancelli per informarli della decisione del Cda e per discutere assieme gli effetti di questa scelta. Anzi, abbiamo dovuto ‘trasformare’ l’assemblea in uno sciopero di due ore in quanto ci siamo sentiti negare l’assemblea stessa dall’amministratrice delegata in quanto non convocata con un preavviso di 48 ore come previsto dal Ccnl". Sono 45 i dipendenti di Energica, di media di età tra i 28 e i 35 anni, e tutti con professionalità qualificate.

La domanda che si ripetono adesso è la stessa: cosa sarà di noi? Da mesi l’azienda versa in una seria crisi economico-finanziaria, e da gennaio i dipendenti sono in contratto di solidarietà (con pagamento diretto da parte dell’Inps) che scade però martedì: tra una settimana quindi resteranno scoperti.

"Non era un esito completamente inatteso – affermano i sindacalisti, presenti sul posto con anche Stefania Ferrari, segretaria provinciale Fiom Cgil –. Il disastro finanziario di ‘Energica Motor Company’ aveva proporzioni tali da rendere improbabili altre soluzioni, per quanto l’azienda abbia fino all’ultimo narrato di potenziali investitori. Ora la priorità è la tutela dei lavoratori: abbiamo già chiesto l’apertura urgente di un tavolo di salvaguardia occupazionale alla Regione per attivare l’ammortizzatore sociale più congruo di fronte alla cessata attività, ossia la cassa integrazione. Inoltre, l’auspicio è che durante la liquidazione si faccia avanti un possibile investitore che abbia la possibilità di reindustrializzazione il sito e che non lasci indietro nessuna professionalità e nessun lavoratore".

Se la proprietà di ‘Energica Motor Company’, interpellata sulla questione, non ha rilasciato alcuna dichiarazione, sul punto è intervenuta la sindaca di Soliera, Caterina Bagni: "Insieme alla Regione, anche il Comune ha fatto pienamente la sua parte in queste giornate difficili, partecipando a tutti i tavoli di crisi.

Ora sono due le priorità: tutelare i 45 lavoratori e le loro famiglie con adeguati ammortizzatori, e cercare imprenditori interessati a dare continuità ai prodotti dell’azienda".