Energica, si punta alla cassa integrazione

Soliera, la Regione ha contattato il curatore fallimentare per trovare la copertura economica e attivare gli ammortizzatore sociali

Energica, si punta alla cassa integrazione

I dipendenti e sindacati di Energica

"Abbiamo già preso contatti con il curatore. Lo abbiamo sentito molto sensibile nel dare una risposta di copertura economica ai lavoratori con gli ammortizzatori sociali". Non si è fatto attendere l’interessamento di Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro, a seguito della dichiarazione di fallimento di ‘Energica Motor Company’, l’azienda di Soliera che progetta e produce moto elettriche, da qualche tempo in forte crisi finanziaria. "Per quanto riguarda la Regione – prosegue l’assessore Colla - collaboreremo con la procedura e le organizzazioni sindacali al fine di trovare e verificare ipotesi di continuità industriale e occupazionale, avendo l’azienda un patrimonio tecnologico e di prodotto, ma soprattutto di competenze uniche in un settore così innovativo e in espansione". Stanno vivendo ore molto pesanti i 45 dipendenti di ‘Energica’, attualmente privi di ogni copertura: martedì è infatti scaduto il contratto di solidarietà vigente da gennaio, e il giorno dopo il curatore nominato dal tribunale di Modena ha dichiarato il fallimento della realtà solierese (la maggioranza delle quote, il 75% è detenuta dal Fondo americano Ideanomics). "Appena avuto notizia del fallimento – affermano i sindacalisti della Fiom Cgil Carpi, Leo Puca e Manuele Pelatti, che stanno seguendo da vicino la situazione – ci siamo attivati, allertando la Regione. Purtroppo, si è verificato quello che temevamo, ossia che i dipendenti, cessato il contratto di solidarietà, e prima che venisse attivato un altro ammortizzatore, venissero a trovarsi sospesi come in un limbo e privi di retribuzione. E invece è quello che è successo. È stato perso del tempo, che poteva essere prezioso per evitare questo vuoto retributivo e di garanzia". Il curatore fallimentare ha invitato la Fiom Cgil e i lavoratori ad un incontro, oggi pomeriggio in sede per dare comunicazione delle procedure da seguire d’ora in avanti. "L’auspicio, oltre alla tempestiva convocazione del tavolo di salvaguardia in Regione ai fini dell’attivarsi della cassa integrazione per cessata attività, resta sempre che si palesi un investitore che voglia reindustrializzare il sito produttivo di Soliera". Concetti ribaditi dalla sindaca di Soliera, Caterina Bagni: "E’ necessario percorrere tutte le strade possibili per trovare investitori credibili e capaci che rilancino l’attività industriale, dalle indiscutibili potenzialità in un settore rivolto alla ricerca e all’innovazione, lì dove si è sviluppata fino ad ora, vale a dire sul territorio solierese".

Maria Silvia Cabri