Energy Way, presentato il nuovo direttore

Si chiama David Bevilacqua ed è un manager molto esperto. Il Ceo Ferrari: «Ci renderà ancora più internazionali e farà crescere i ragazzi»

Migration

Nel 2013, appena fondata come start-up, contava un solo componente: il suo creatore, l’ingegnere modenese Fabio Ferrari.

Oggi Energy Way è una società di data science e intelligenza artificiale che occupa 62 giovani, (l’età media è 29 anni), ha raggiunto circa 4 milioni di fatturato nel 2019 e punta a realizzarne 6 nel 2020, e lavora per le più importanti aziende italiane in vari settori, dalla telefonia all’energia passando per l’automotive e industria manifatturiera.

Ieri mattina nella loro sede in centro storico, ex convento delle suore in via Sant’Orsola, è stato presentato ufficialmente il nuovo direttore generale: David Bevilacqua, manager di lunga esperienza nel settore, già vice presidente europeo di Cisco.

Un manager che avrà il compito, spiega il fondatore e ceo Fabio Ferrari, «di aiutarci ad uscire dall’Italia e affiancare la crescita dei ragazzi di Energy Way». Nel chiostro dell’ex convento le idee geniali non mancano: quello di cui Energy Way sentiva la mancanza, arrivata a questo punto, era una guida manageriale in grado di farle compiere il salto internazionale.

La società realizza modelli matematici innovativi al servizio delle imprese per aiutarle ad essere più efficienti e sostenibili ottimizzando i processi con le risorse a disposizione.

Un’esperienza maturata con grandi colossi italiani e già applicata nel primo progetto oltre confine, in Israele.

«Siamo riusciti ad esportare le nostre competenze lavorando sui depurtatori, in particolare abbiamo fatto modelli matematici che aumentano la resa nella desalinizzazione dell’acqua marina, con ottimi risultati - spiega Ferrari - siamo molto orgogliosi di essere riusciti ad avere questo incarico in un Paese come Israele dove ci sono già più di mille start-up specializzate nell’intelligenza artificiale».

Il progetto in Israele è il primo realizzato all’estero anche se la società modenese aveva già messo un piede oltre confine diventando partner della prestigiosa Stanford University con la quale collabora su progetti di education e formazione. «Siamo molto orgogliosi di essere partner di una delle principali accademie del mondo».

In Italia Energy Way ha elaborato soluzioni di efficienza applicabili in vari settori: la tecnologia Robotic Process Automation, che permette di automizzare attività ripetitive a basso valore aggiunto, è stata applicata tanto al gruppo Bper banca nelle procedure di autorizzazione ed erogazione mutui quanto al gruppo Hera per il processo di recupero crediti.

Altri algoritmi di intelligenza artificiale sono stati creati dalla società per migliorare le performance di impianti produttivi quali i depuratori di Hera, per citare un altro caso di successo.

Ora la società vuole fare un ulteriore salto non solo geografico ma anche qualitativo.

«Siamo una società di consulenza, applichiamo la matematica in vari settori: l’obiettivo è riuscire a fare anche prodotti, non solo consulenza» sottolinea il ceo.