
Presi di mira i forzieri della Bpm di San Possidonio e del Panorama di Sassuolo. I banditi sono fuggiti con bottini miseri a causa delle banconote ‘civetta’.
Due bancomat del Banco San Geminiano e San Prospero presi d’assalto la notte scorsa: uno a Sassuolo nel centro commerciale Panorama e l’altro alla BPM in piazza Don Andreoli a San Possidonio. Quest’ultimo colpo segue di una settimana quello messo a segno, con le stesse modalità, alla filiale del Monte dei Paschi di Siena a Mirandola. Erano le 2,30, la notte tra martedì e mercoledì, quando la carica d’esplosivo inserita nel bancomat della BPM, situata nel cuore del paese, è deflagrata facendo saltare lo sportello provocando ingenti danni fuori e, soprattutto, dentro alla filiale. L’esplosione ha demolito il forziere staccandolo dal muro e scoperchiando i cestelli metallici contenenti le banconote. Immediato è scattato l’allarme collegato con l’istituto di vigilanza che, pochi minuti, ha inviato la pattuglia sul posto giunta insieme ai carabinieri di Cavezzo e di Concordia guidati dai rispettivi comandanti di stazione. Al vaglio delle forze dell’ordine i filmati delle telecamere di sicurezza della banca e quella pubblica, prospicente l’istituto di credito, in via Malcantone. Dai video si cercano informazioni sul numero dei componenti della banda che pare, al momento non è certo, fossero quattro e sul mezzo utilizzato dalla gang. "Sono già state recuperate le immagini delle telecamere e i carabinieri – precisa la sindaca Veronica Morselli – sono già in possesso delle immagini, la polizia municipale ha fornito ai militari dell’Arma le immagini delle videocamere e dei varchi all’incrocio del campo sportivo e sul ponte Pioppa". " Presumibilmente non sono riusciti a portare via nulla – dichiara il funzionario delegato ai ripristini – quello che c’era all’interno è ancora in fase di conteggio. Bisogna verificare quali sono stati i prelievi fatti dai clienti. Ovviamente quello che preme alla banca è mettere in sicurezza la struttura che rimarrà chiusa – precisa - il tempo di renderla sicura". "Sono stato svegliato da un gran botto – ricorda l’ex vigilantes Graziano Magnani - un tonfo sordo ma non ci ho fatto caso pensando ad un incidente stradale".
Anche il colpo a Sassuolo è andato a vuoto perché il bottino è stato macchiato dalle banconote ‘civetta’.
Flavio Viani