Estintori, manutenzione truffa: denunciato

Nei guai il responsabile di una nota azienda. Secondo i carabinieri molti apparecchi antincendio in scuole e cinema non erano a norma

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di Valentina Reggiani

Cosa sarebbe accaduto se fosse scoppiato un incendio in una scuola e dall’estintore non fosse uscito nulla? E se il rogo fosse divampato in un cinema e nessuno, in attesa dell’arrivo dei pompieri, fosse stato messo nelle condizioni di intervenire? Verrebbe da dire che va tutto bene fino a che va tutto bene... ma in una situazione d’emergenza le misure di sicurezza, bene comune, devono essere garantite. Non sarebbe stato così, però, se i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Parma, del Nucleo Investigativo di polizia agroalimentare e forestale di Modena e dei colleghi dell’ispettorato del lavoro non avessero scoperto una vera e propria truffa legata alla manutenzione dei presidio antincendio, ovvero gli estintori.

In base a quanto emerso a fronte di delicate indagini, infatti, una nota ditta modenese che si occupa - o dovrebbe - di manutenzione di estintori ha falsamente attestato le operazioni di revisione periodica e collaudo dei presidi antincendio commercializzate a circa 1.500 clienti sia privati che pubblici. In base a quanto emerso dagli accertamenti, in sostanza, l’azienda in questione riceveva gli estintori da controllare ma, di fatto, non svolgeva nessuna delle operazioni tecniche previste dalla normativa vigente(UNI 9994-1). In questo modo gli ignari detentori dei presidi erano a loro insaputa esposti ai rischi di un’eventuale inadeguatezza degli stessi in caso di necessità. Parliamo in particolare di scuole elementari e sale cinematografiche ma anche cittadini che, convinti di avere tra le mani uno strumento utile a tutelare la propria sicurezza, si sarebbero invece trovati in grande difficoltà. Il legale rappresentante della realtà modenese, un 45enne è stato quindi denunciato per i reati di truffa e rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Parliamo di un’azienda che da 50 anni fornisce materiali antincendio e servizi di manutenzione degli stessi. Nel corso dell’attività ispettiva sono stati, per ora, sottoposti a sequestro 422 estintori (sia a polvere che a CO2) per un valore superiore ai 20mila euro ma gli accertamenti sono ancora in corso e l’Arma valuterà ulteriori aspetti che potrebbero portare anche alla contestazione di altri reati.

Gli illeciti sarebbero emersi a seguito di iniziali verifiche sulle ricariche degli estintori: in sostanza è stato appurato come la ricarica non fosse mai stata acquistata dall’azienda e, ovviamente, smaltita (quella che avrebbe dovuto essere sottoposta a manutenzione e sostituita). I presidi antincendio entravano nella struttura senza essere sottoposti ad alcuna verifica prevista dalla normativa vigente: semplicemente veniva sostituita ‘l’etichetta’ che certificava l’avvenuta manutenzione.

I vari reparti speciali dell’Arma hanno operato e operano congiuntamente proprio per affrontare quei reati che rappresentano un pericolo per la collettività da vari punti di vista. Ecco perchè nella citata operazione si è resa indispensabile una collaborazione e un lavoro di squadra per portare a termine complesse e prolungate investigazioni. Come detto, però, gli accertamenti sono ancora in corso.