«Export a picco per i dazi di Trump»

Il nodo del commercio Coldiretti lancia l’allarme. «Parmigiano e Grana: -54% a novembre e -43 a dicembre Necessario nuovo dialogo»

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Le esportazioni di Parmigiano Reggiano negli Stati Uniti sono praticamente dimezzate nei due mesi successi all’entrata in vigore dei dazi, previsti dal 18 ottobre . È quanto emerge da una analisi di Coldiretti, divulgata in occasione della nota del dipartimento del Commercio Statunitense.

Una nota che conferma, per l’Italia, l’applicazione di tariffe aggiuntive del 25% su circa mezzo miliardo di euro di esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori, a causa della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus dopo che il Wto ha autorizzato gli Usa ad applicare un limite massimo di 7,5 miliardi di dollari delle sanzioni alla Ue.

Dopo i dazi, le esportazioni di Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono crollate, rispetto all’anno precedente, del 54% a novembre e del 43% in dicembre. «Un impatto pesante anche se, almeno per i prossimi 120 giorni, – spiega il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - l’importante lavoro diplomatico che è stato svolto ha scongiurato la minaccia del presidente Donald Trump di aumentare i dazi fino al 100% in valore e di estenderli a prodotti simbolo del Made in Italy. Gli Stati Uniti sono il principale mercato di sbocco dei nostri prodotti fuori dai confini comunitari e il terzo a livello generale dopo Germania e Francia. Occorre riprendere la via del dialogo ma anche attivare al più presto aiuti compensativi per i settori colpiti e che per l’Italia rappresentano in valore più del 10% del totale delle esportazioni».