"Facciamo la spola con cibo e farmaci"

’Time4life’ parte ogni giovedì verso il confine, al gruppo si è aggregato anche lo scrittore De Luca

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L’emergenza continua così come la macchina della solidarietà. Secondo i dati delle prefetture sono circa 13mila i profughi ucraini arrivati in Emilia-Romagna, 1.697 nella nostra provincia di cui 45 nella rete Cas. Mentre tante famiglie modenesi si sono rese disponibili ad aprire le porte delle proprie case a mamme e bambini, ‘la squadra’ di Time4life è rientrata dalla sua seconda missione al confine con l’Ucraina, dove i volontari hanno portato tantissimi generi alimentari. "Siamo partiti insieme ad un gruppo di quaranta volontari – spiegano la responsabile Elisa Fangareggi e Roberto Valenti – con un ospite d’eccezione, lo scrittore Erri De Luca – Ora siamo rientrati in Italia ma presto ripartiremo. Siamo arrivati a Sighet, città della Romania al confine con l’Ucraina, venerdì intorno all’una e per la seconda volta, dopo la prima missione della scorsa settimana. Si tratta di un paesino al nord della Romania e al confine dell’Ucraina – continuano Fangareggi e Valenti – e ci siamo arrivati con una dozzina di mezzi carichi di tutto: generi di prima necessità, prodotti per assistenza all’infanzia, medicinali". I responsabili dell’associazione spiegano come non vi siano al confine campi allestiti per l’accoglienza: "Supportiamo sul posto strutture esistenti, riconvertite per l’accoglienza dei profughi. Tantissimi quelli che arrivano soprattutto la notte – raccontanto ancora – Molti sono diretti proprio in Italia ma anche in tanti altri Paesi europei. Il nostro aiuto è indirizzato in particolare ad una struttura retta da suore cristiano cattoliche che accolgono bimbi orfani da sempre e che si è ampliata ospitando famiglie composte da madri e bambini – spiegano ancora – poi ci siamo appoggiati ad una congregazione di frati francescani e ad una struttura interamente convertita per l’accoglienza di mamme e bambini, che abbiamo rifornito di tutti i generi che abbiamo portato. Poi ci siamo dedicati alla distribuzione capillare a tutte le famiglie di somme di denaro per portare il viaggio a termine con almeno una doccia e un pasto caldo. Le mamme - spiegano - erano impegnate ad inventarsi una specie di normalità per i bambini. Mamme e bambini sono arrivati con mezzi di fortuna e spesso hanno attraversato la frontiera a piedi, camminando per ore. Teniamo presente che le temperature sono passate da -12 della scorsa settimana a qualche grado sotto lo zero di questa. Torneremo il 27 marzo e il 10 aprile con ulteriori due missioni".

v.r.