False assicurazioni ai medici Agente truffatore nei guai

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EMETTEVA la falsa quietanza, stringeva loro la mano poi, quatto quatto, riscuoteva i premi assicurativi e se li intascava anzichè versarli all’agenzia. E mentre il portafoglio del truffatore si gonfiava, ventitrè medici bolognesi, all’insaputa di tutto, operavano senza alcuna copertura e correndo tutti i rischi connessi alla professione. A smascherare il consulente assicurativo, sub agente di una nota compagnia modenese, sono stati i finanzieri del comando provinciale di Bologna attraverso l’operazione ‘Medici senza Barriere’. Secondo le indagini svolte dalle fiamme gialle l’uomo, 72 anni, si sarebbe intascato a partire addirittura dal 2011 somme per 300mila euro. Nei confronti del consulente infedele è scattata la denuncia per truffa continuata e il Gip Grazia Nart ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo delle somme di denaro provento del reato. La denuncia è stata presentata inizialmente da un professionista e poi, a ruota, da diversi camici bianchi ma anche dal presidente del consiglio di Amministrazione dell’assicurazione, al quale erano giunti all’orecchio i sospetti di alcuni clienti. L’uomo, secondo le accuse, avrebbe chiesto il pagamento anche anticipato dei premi annuali di polizze assicurative di copertura di infortuni, malattie e responsabilità professionali, omettendo di versarli all’assicurazione appunto. La stessa, di conseguenza, non ricevendo i premi annullava automaticamente le polizze non sapendo che, in realtà, le somme se le intascava direttamente il consulente truffatore, col quale poi il rapporto è stato ovviamente risolto. Risultato? I 23 medici entravano in sala operatoria pensando di essere assicurati mentre il 72enne si ‘godeva’ i loro premi. L’uomo, per far si che tutta la procedura risultasse regolare, emetteva pure regolari quetanze di pagamento agli affezionati clienti, falsificandole su carta intestata della stessa assicurazione. In sostanza per lungo tempo i medici si sono trovati a versare somme ingenti ignari di essere lasciati ‘al proprio destino’. Le indagini, svolte dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria sotto la direzione del Sostituto Procuratore Scandellari, sono state avviate appunto a seguito di una querela sporta da uno dei clienti del consulente. Dagli accertamenti è emerso come l’agente, approfittando del fatto di disporre di un consistente portafoglio clienti su tutto il territorio nazionale e sfruttando la conoscenza diretta e la fiducia riposta in lui da numerosi professionisti, per far fronte a delle difficoltà finanziarie personali avesse iniziato a riscuotere direttamente i premi assicurativi. E questo senza procedere poi a coprire le relative polizze ed emettendo le false quietanze.