É iniziata la festa al Paesello con il consueto pellegrinaggio estivo dei fan a casa di Vasco. Felicità nell’aria, ieri mattina, con il Comandante che, tra battute e sorrisi, ripeteva "Evviva" mentre firmava autografi e si sottoponeva a raffiche di selfie. Una cinquantina le persone appostate, arrivate specialmente dal Nord Italia, ma nessuno schiamazzo, nessuna sbavatura. Le guardie del corpo, prima dell’uscita di Vasco, avevano redarguito sul comportamento da tenere. Lo stesso rocker ha invitato alla calma e poi ha accontentato tutti. Katia di Trento ha omaggiato Vasco di un mazzo di fiori: "Non si può solo ricevere, bisogna anche dare. Lui è sempre generoso, disponibile. Quest’anno – racconta – ho partecipato a 5 suoi concerti. Il mio primo in assoluto risale all’1 luglio 1990. Da allora ho perso il conto. Sono anni che vengo a Zocca per incontrarlo". Katia è stata la prima, ieri mattina, a occupare il posto migliore in transenna. É arrivata alle 5,45 davanti alla casa del suo beniamino e ha atteso fino alle 10 per poterlo vedere uscire in sella alla bicicletta per il consueto giro nei boschi. Un tuffo nel verde delle sue montagne di cui fa vedere scorci nei ’clippini’ su Instagram. E’ lo stesso Vasco a documentare il momento in cui rientra a casa, verso mezzogiorno, salutando il suo ’popolo’: "Eccoli là, buongiorno". Sono tutti amici gli ’irriducibili’ della transenna, lo sono diventati per assiduità nel corso degli anni. Ma è sempre una gara occupare i posti in prima fila. Alle 6,30 sono arrivati Sara, Marco e Alessandro da Lecco e alle 7 si è presentata Luciana da Maserno. "Lunedì, il suo primo giorno a Zocca – ha detto – non sono potuta venire, ma da oggi in poi non perderò nessuno di questi momenti tanto emozionanti". Luciano Costantini da Tuscania di Viterbo si è portato un disco da fare autografare. Si ferma fino a oggi. Una signora con la figlia ha mostrato a Vasco biglietti di ingresso alla discoteca Picchio Verde di Carpi, del 1979. Walter, arrivato da Cuneo con il figlio, si ferma un paio giorni: "Veniamo tutti gli anni, ormai conosciamo il rito e gli orari". Poi, la ciliegina sulla torta. Da Foresto Sparso in provincia di Bergamo Denis Melotti, Alex Vescoli e Romano Gioachin si sono presentati con un regalo speciale per il Kom, una chitarra, un pezzo unico, costruita con le loro mani, ricavata da una chitarra destinata alla discarica. Nella parte superiore, in pietra, hanno inciso il logo di Vasco del 2023, uno spartito, una frase e il viso del Rocker. "Da dove venite?", ha chiesto dopo averli ringraziarti. "Da Bergamo, sono molti anni che non vieni da noi". E lui: "Non mi invitate. Se lo fate io vengo". Poi: "E adesso, tutti in piscina. Evviva".
Walter Bellisi