di Valentina Reggiani
In questi ultimi giorni si respira ‘aria di tregua’, ma l’assalto alle farmacie da parte dei cittadini non si è ancora del tutto fermato. A generare il caos, come noto, la possibilità di richiedere i tamponi di chiusura isolamento e quarantena – a partire da lunedì 10 gennaio – proprio in farmacia tanto che, inizialmente, le code all’esterno delle farmacie erano lunghissime e i cittadini si mettevano in fila già alle prime ore del mattino. Come spiegano però i farmacisti ora sono molti di più i cittadini che acquistano il test per poi eseguirlo a casa ed eventualmente tornare. Daniela Rovinazzi, della farmacia San Marco fa presente come l’affollamento ci sia ancora ma come, per evitare assembramenti, ora per effettuare i tamponi si dia appuntamento. "La richiesta è relativa ai test di chiusura isolamento: parliamo di oltre cento al giorno – spiega la dottoressa – Ma, avendo ora stabilito che i tamponi vengono effettuati solo su appuntamento le code sono molto più corte. Prima si arrivava a farne anche duecento al giorno". Per quanto riguarda il fai da te Rovinazzi spiega che: "Sinceramente c’è molta richiesta. Molti lo fanno prima a casa e quando vedono che si negativizzano vengono a farsi ‘liberare’. Questo aspetto è sicuramente positivo perchè almeno non ci infettano. Sicuramente la situazione è migliorata ma resta tanta confusione sull’ottenimento del green pass: c’è un gran caos ad esempio per chi è di fuori Regione. Le Regioni non si parlano: magari risulta positivo qua e là non viene segnalato: è un problema". Alberto Ventura, della farmacia Santa Elena di via Canaletto conferma come la situazione stia via via migliorando. Le cose sono cambiate nel momento stesso in cui abbiamo iniziato a ricevere su appuntamento, con un limite giornaliero di cento tamponi – spiega – Prima cercavamo di accontentare tutti ma la situazione, lo abbiamo capito subito, era ingestibile. Quello che dispiace è che ci arrivano tante telefonate; parlo di una ogni cinque minuti per fare le chiusure isolamento ma le dobbiamo rimandare di qualche giorno. Anche la gestione dei green pass è complessa: non sempre arrivano ma spesso ciò è legato anche ad alcuni ‘errori umani. Ad esempio ci sono cittadini che calcolano male i giorni o lasciano numeri di cellulari sbagliati". Per quanto riguarda i tamponi fai da te Ventura spiega come siano andati letteralmente a ruba dopo le feste. "C’è stato un picco per le feste, a fine dicembre – conferma Riccardo Franzoni della farmacia Sant’Omobono – chi voleva andare a trovare i parenti voleva sicuramente controllarsi. Adesso che sono utili per il fine quarantena c’è un’ottima richiesta. I prezzi sono variabili – commenta – tra gli 8.90 e i 10.90 ma si trova anche qualcosa di differente: ne vendiamo ancora una trentina al giorno".
Alessandro Manzotti della Farmacia Santa Filomena conferma come il ‘boom’ ora sia legato proprio ai tamponi fai da te. "Da fine dicembre la richiesta è notevole e con le nuove normative è aumentata. Le richieste variano da un tampone e fino a dieci tamponi a persona – spiega Manzotti – noi cerchiamo di spiegare ai clienti le procedure affinchè li facciano correttamente. L’attendibilità sulla positività è buona; sulla negatività nei casi dubbi qualche difficoltàerrore è stato riscontrato".