Farmacisti in sciopero: "I nostri sforzi già dimenticati"

Ieri il presidio davanti alla Prefettura per il rinnovo del contratto nazionale atteso da sette anni

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Sensibilizzare i cittadini sulle condizioni di lavoro dei farmacisti, "una parte importante di quegli ‘eroi’ della pandemia di cui tutti si stanno dimenticando abbastanza in fretta". Nell’ambito dello sciopero nazionale proclamato dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, si è svolto ieri anche a Modena un presidio di protesta dei lavoratori modenesi e di Sassuolo davanti alla Prefettura. Alla base dell’astensione il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da sette anni - a differenza del settore delle farmacie private - e le condizioni lavorative sempre più pesanti che la pandemia ha determinato. A incrociare le braccia, i professionisti modenesi delle farmacie gestite dal Gruppo Admenta, che detiene tra gli altri il marchio Lloyds, in poche parole gli addetti delle farmacie comunali a cui si applica il contratto nazionale delle farmacie speciali. "Il nostro obiettivo non è creare un disservizi – dice Alessandro Santini della Filcams-Cgil – ma tentare di dimostrare che i lavoratori che hanno un camice bianco non sono disposti ad accettare qualunque condizione. L’idea che dopo anni di studi, sacrifici e specializzazione lo sforzo di chi ogni giorno è al servizio del cittadino non venga riconosciuto, è inaccettabile".