Corsa nel fango a 70 anni, è il più anziano della Farm run

L’ultima follia (forse) di Arrigo Martinelli

Arrigo Martinelli con la maglia della competizione

Arrigo Martinelli con la maglia della competizione

Modena, 17 giugno 2017 - Invece di soffermarsi a esaminare i cantieri come i suoi coetanei, lui preferisce scavalcarli a mani nude. Nelle innumerevoli vite di Arrigo Martinelli l’appuntamento con la terribile FarmRun mancava: laghi di fango da attraversare, pareti e muri da oltrepassare, fossati da saltare. E ancora, reti sotto le quali strisciare a passo di giaguaro, travi a cui appendersi, griglie per arrampicarsi. Un percorso da 12 chilometri, punteggiati di 30 ‘accidenti’ del tipo di cui sopra, nello sterminato podere all’aperto di un agricoltore. Allestito per il 24 giugno a Noceto (Parma) come un campo da Marines a stelle e strisce. Non sappiamo se vincerà, ma Martinelli sicuramente sarà il concorrente più attempato, con i suoi 70 anni vissuti pericolosamente: protagonista di avventure politiche più o meno riuscite (da battitore libero e con Modena a Colori nella seconda metà del 2000), autore di romanzi che dragano nel deep-web, scampato a insurrezioni e colpi di stato, naufragato al largo del Mar dei Caraibi, giocatore di football americano nel Campionato nazionale di serie A, e un lavoro da dirigente nel settore export e marketing  per le aziende ceramiche di Sassuolo che gli ha consentito di girare il mondo visitando 188 nazioni.

Dovrà vedersela con atleti di 35-40 anni, presumibilmente 1500 partecipanti, per lo più maratoneti, triatleti, crossfitter. La Farm Run (le iscrizioni per gli ultimissimi posti disponibili sono ancora aperte. Ci si può connettere al sito www.FarmRun.it) è una tappa del campionato italiano di Obstacle course race, comunemente note come ‘Corse nel fango’, un fenomeno a quanto pare in rapidissima crescita in Italia. Nel corso del 2016 sono state capaci di radunare 36mila persone. Dal 2017 Farm Run sarà una delle tre tappe del campionato italiano che potrà consentire l’accesso al Campionato mondiale.

«E’ una sfida contro me stesso – spiega Martinelli col suo viso incorniciato da una barba imperiale – voglio vedere dove posso arrivare, quali sono i miei limiti fisici e psichici».

La kermesse di Noceto contempla due categorie: una competitiva e l’altra non competitiva. Martinelli parteciperà a quest’ultima. «Non so se riuscirò ad arrivare alla fine, ma sicuramente non finirò ultimo, a costo di sputare le budella». Nel frattempo non perde un minuto per allenarsi: ha perso 16 chili in tre mesi, sedute massacranti sotto controllo di un personal trainer, ha bandito dalla sua alimentazione pasta, pane, pizze, bibite gasate, alcolici. Vive solo d’acqua, di frutta, di verdura e di integratori. «Sicuramente non sono un tipo da bocciofila, un ‘Umarell’ che osserva i cantieri con le mani dietro la schiena, il mio motto nella vita è sempre stato: marcia o crepa».