Fase 2 Modena, i negozi esultano. "La gente c’è, si riparte"

Tante persone in fila per fare shopping. I commercianti: "I segnali sono positivi. La sicurezza? Ci stiamo impegnando al massimo"

Fase 2, riaprono i negozi: Antonella Pignoli, Eddicott (FotoFiocchi)

Fase 2, riaprono i negozi: Antonella Pignoli, Eddicott (FotoFiocchi)

Modena, 19 maggio 2020 - Il fermento si avvertiva già da una settimana, quando quel famoso 18 maggio diventava sempre più vicino. Dietro le serrande a metà era tutto una telefonata per gli ordini estivi acchiappati all’ultimo, era tutto un pulire, disinfettare, un sistemare le vetrine e gli scaffali di corsa, con il fiato sospeso dietro le mascherine. Poi ieri è ‘suonata la campanella’ e le serrande si sono finalmente alzate. La fila davanti ai ‘big’ come H&M e Zara si è materializzata prima dell’apertura. Lo shopping ha dato prova ancora una volta di essere l’antidoto contro lo stress, a maggior ragione dopo un lockdown di quasi tre mesi. Tutto uguale a prima? Nient’affatto. Le regole sono ferree: termoscanner all’ingresso, soprattutto nei grandi store, gel per le mani, mascherine e ingressi contingentati.

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L’Italia ci riprova e ieri l’abbigliamento era il protagonista assoluto. "Cerchiamo di aiutare il più possibile, cerchiamo di evitare che il cliente tocchi molto la merce – spiega Morena Ciechi, responsabile di Tezenis in via Emilia – le gente è arrivata subito, i segnali positivi ci sono, speriamo davvero che ci sia una ripresa per tutti". La gestione di un negozio di abbigliamento non è semplice in questo periodo, soprattutto perché gli articoli vengono provati da più persone e camerini e merce devono essere sanificati ogni volta. Inoltre per i tessuti occorrono prodotti speciali, che non rovinino i capi, insomma è una nuova normalità.

"Nel negozio entra una persona alla volta – spiega Antonella Pignoli di Eddicott, negozio di abbigliamento uomo in via Castellaro – chi entra deve indossare i guanti che abbiamo all’ingresso, gel per le mani e noi disinfettiamo tutto il negozio due volte al giorno. E’ un onere di spese e di tempo – continua la commerciante – dobbiamo arrivare prima in negozio, insomma, non è facile ma la voglia di tornare alla normalità c’è" . Barbara Morlè di Sugar Blues in via San Carlo è indaffarata ad allestire la vetrina con la merce estiva appena arrivata. "Siamo pronte – dice sorridendo con gli occhi – abbiamo la nostra prima cliente, è un’emozione, ora speriamo che la gente arrivi, ma la sicurezza ora è la priorità". Davanti ad H&M l’addetto alla sicurezza punta il termoscanner in fronte ad una signora poi le fa cenno di entrare. "Finalmente! Shopping come antistress? La verità è che sono ingrassata in questi mesi a casa e non entro più in niente"! Dice lei ridendo prima di essere inghiottita dai vestiti.

Il Ragno di Tamara in città è un’istituzione. Anche ieri la titolare e le commesse hanno accolto le loro clienti con la solita verve."I nostri clienti ci aspettavano – racconta Tamara – in questo primo giorno c’è un misto di allegria, euforia ma anche di malinconia. Eravamo abituati ad avere la nostra libertà, non pensavamo a quello che dovevamo fare, ora è diverso ma tutti insieme ce la faremo". Nel negozio c’è lo stesso fermento di sempre anche se a distanza di sicurezza ma c’è tempo anche per un pensiero ad altri colleghi meno fortunati. "Il pensiero va a tutti coloro che non hanno potuto riaprire le loro attività dopo questa lunga chiusura, questo è un pensiero che ci mette un pò di ansia, speriamo il bene per tutti".