"Per alcuni commercianti, il rincaro della Tari incide quasi come una parte dell’affitto". Lo ricordano Monica Malaguti e Paolo Saletti, rispettivamente presidente cittadina e capogruppo di Fratelli d’Italia, tornando sul tema della ‘salatissima’ tariffa rifiuti che continua a tenere banco a Finale. Nei giorni scorsi il sindaco Poletti, rispondendo in Consiglio, ha spiegato che nei mesi scorsi è stato introdotto un nuovo sistema di calcolo della tariffa rifiuti (di cui – ha sostenuto – gli esercenti erano stati avvisati), legato al volume del contenitore dell’indifferenziato, anziché alla superficie del negozio e al suo ramo di attività: in più quest’anno non sono più in vigore gli sconti concessi nel 2021 e 2022 in seguito alla pandemia Covid. Ma gli esponenti di FdI (che nei giorni scorsi hanno ancora raccolto firme in piazza) ribadiscono che "questi aumenti sono arrivati come un fulmine a ciel sereno sulla testa dei commercianti e il dibattito politico ha evidenziato tutte le contraddizioni e l’incapacità politica del sindaco e della sua giunta. Invece di proporre soluzioni hanno avallato e giustificato le fatture emesse da Geovest sminuendo il problema". Nella loro nota, Malaguti e Saletti scrivono che "sarebbe stato opportuno adottare una forma di ristoro in grado di decurtare le bollette, come ha fatto il Comune di Bondeno andando a stanziare 50mila euro a favore delle attività commerciali. Ad oggi nessuna soluzione concreta è stata adottata". "Gli esercizi commerciali soffrono l’immobilismo di questa giunta che aveva promesso l’immediato apertura del ponte vecchio, la realizzazione spedita di piazza Garibaldi e tutte le opere legate alla ricostruzione pubblica" concludono.
s. m.