Massimo
Malpighi*
L’escalation di violenza che ha avuto come teatro il centro storico negli ultimi mesi ad opera di gruppi di ragazzi ci preoccupa e deve essere assolutamente fermata: non siano di fronte ad attività criminali organizzate, ma neppure a semplici bravate come inizialmente si pensava sottovalutando la portata del fenomeno. Scene di guerriglia urbana indegne hanno seminato paura tra gestisce un’attività: le mie collaboratrici, da tempo, dopo una certa ora, si chiudono all’interno del nostro show room in piazza Roma, più volte le vetrine sono state imbrattate e dopo le risse ci si imbatte in ogni genere di rifiuto. Deve fare riflettere il fatto che gli scontri avvengono alla luce del sole, per giunta in luoghi molto frequentati: ciò, a conferma del fatto che questi ragazzi agiscono senza aver alcun timore di essere visti ed identificati.
Il fatto poi, che in salotti come piazza Roma o piazza Matteotti avvengano risse, da un lato è un disincentivo per i modenesi alla frequentazione di quei luoghi e più nel complesso del nostro meraviglioso centro storico; dall’altro questi episodi sono un pessimo biglietto da visita per turisti e visitatori della nostra città.
Va messo in campo, dunque, e come mi pare stia finalmente avvenendo, un piano coordinato di interventi che contempli maggior presidio e controlli del centro nelle ore critiche e azioni determinate di repressione dei disordini da parte delle Forze dell’Ordine.
Di fronte, però, ad un evidente fallimento educativo, mi auguro che venga anche condotto un percorso con le famiglie di questi ragazzi.
Prevenzione, repressione e rieducazione sono insomma necessari perchè il quadro non degeneri, pezzi pregiati del centro storico non rischino di diventare terra di nessuno con la conseguenza di danneggiare chi vuole lavorare serenamente, a partire dai nostri commercianti e ristoratori che così tanto stanno contribuendo al rilancio della città.
*Titolare dello show room
di piazza Roma