Ferrari, consegne dimezzate. Ricavi a -42%

La flessione causata dal Covid-19. Nelle Americhe il dato più pesante: -52,6%, Europa e Medioriente a -40,9%.

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Brusco stop Ferrari nella sua corsa a causa del Covid. Nel secondo trimestre 2020 è calato sia il numero di vetture consegnate che i ricavi netti. In particolare, le auto vendute sono state 1.389 unità, con un decremento di 1.282 unità pari al 48% in meno rispetto al 2019. Un dimezzamento, spiegano dalla Casa di Maranello, dovuto alla "sospensione dell’attività produttiva e alla chiusura dei concessionari durante la parte iniziale del trimestre". Le consegne dei modelli a 8 cilindri (V8) sono diminuite del 49,4%, mentre le vendite dei modelli a 12 cilindri (V12) hanno registrato un calo del 42,9%.

Durante il trimestre sono iniziate le prime consegne della F8 Spider e della 812 GTS, mentre la famiglia 488 Pista sta raggiungendo la fine del suo ciclo vita. La flessione è stata generalizzata in tutto il mondo: Europa-Medioriente e le Americhe hanno subito una riduzione rispettivamente del 40,9% e del 52,6%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una forte diminuzione principalmente a seguito della decisione di anticipare le consegne nel 2019, oltre che per gli effetti della pandemia da Covid, mentre Asia e Australia hanno registrato un calo del 27,9%. Spostandoci sul valore, i ricavi netti del secondo trimestre 2020, pari a 571 milioni di euro, sono diminuiti del 42,6% a cambi costanti.

La diminuzione dei ricavi da automobili e parti di ricambio a 450 milioni di euro (in calo del 41,3% o 42,0%) è attribuibile alla sospensione della produzione che ha determinato un calo sia delle consegne che del contributo apportato dai programmi di personalizzazione, in parte compensato dalle consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2. Anche i ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio (83 milioni di euro), diminuiti del 37,0% o 37,3% sono stati notevolmente penalizzati dall’emergenza per il Covid-19 "che ha da un lato comportato la temporanea sospensione della stagione di Formula 1, riducendone il numero di gare e quindi i relativi ricavi contabilizzati nel corso del trimestre, e dall’altro ha diminuito il traffico di clienti nei negozi e di visitatori nei Musei".

Nel trimestre il free cash flow industriale inoltre è stato negativo per 158 milioni di euro, principalmente a causa dell’aumento del magazzino e delle azioni del management. Il piano a lungo termine di sviluppo prodotti continua ad essere sostenuto con investimenti per 133 milioni di euro. Mentre l’indebitamento industriale netto al 30 giugno 2020 è stato pari a 776 milioni di euro (era 401 milioni al 31 marzo): l’aumento è attribuibile "all’impatto per cassa della distribuzione di dividendi pari a 209 milioni di euro e all’impatto negativo del free cash flow industriale".

g.a.