"Ferrari e Maserati d’epoca, le monoposto sono tornate a casa"

Quattro dei sei esemplari in esposizione provengono dal museo nazionale di Torino a cui furono donati dal Drake e da Adolfo Orsi

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Le quattro monoposto Ferrari e Maserati ’prestate’ dal museo nazionale di Torino alla mostra ’Formula Modena’ - allestita a palazzo dei Musei nell’ambito di Motor Valley Fest - sono tornate a casa per qualche giorno. "Furono donate al museo nazionale da Enzo Ferrari e Adolfo Orsi – spiega la direttrice della galleria torinese, Mariella Mengozzi – quindi sì, sono tornate a casa anche se qualche anno fa vennero ospitate anche al museo di Maranello. Sono orgogliosa di aver portato qui queste auto da corsa, il contesto le valorizza molto. Si tratta di vetture iconiche, come ad esempio la Maserati 250F (proposta nelle due versioni del 1954 e 57), detta ’L’immortale’". Fu infatti una delle monoposto di Formula Uno più vincenti degli anni Cinquanta: tra il 1954 e il 1957 ha regalato due Mondiali a Juan Manuel Fangio e ha conquistato otto vittorie.

In mostra anche la Ferrari 500 F.2, una vettura di Formula 2 opera del geniale ingegnere Aurelio Lampredi. Con quest’auto Alberto Ascari ha corso e vinto i campionati del mondo di Formula 1 nel 1952 e 1953. È stata anche la prima Ferrari ad essere concepita con un motore che non fosse il 12 cilindri. Il debutto in gara avvenne al GP di Modena del 1951 e guidata da Ascari vinse la gara d’esordio. La macchina dominò completamente i campionati mondiali di Formula 1 1952 e 1953 vincendo tutte le gare disputate. Forse nessun’altra Ferrari fu tanto vittoriosa, con un palmares incredibile di 31 vittorie su 35 gare quest’auto proietta nel mito il marchio del Cavallino. E ancora, la Ferrari 246 F1 del 1960 e la Ferrari 156 F.1 (Modello 1963), una versione migliorata sulla quale vennero introdotte numerose innovazioni. Il telaio fu ulteriormente modificato, e si adottò la pannellatura in alluminio tipica dell’industria aeronautica. In mostra anche la Maserati Tipo 420 M 58: Fu la prima importante vettura da competizione italiana ad essere pubblicizzata da un’azienda esterna al mondo dell’automobilismo, la Eldorado, società che commercializzava gelati.