
L'area indicata per la festa dell'Unità 2025
Modena 10 marzo 2025 – “Dopo mesi di studi, verifiche e proposte, possiamo comunicare che l’edizione 2025 della Festa provinciale sorgerà probabilmente a fianco del PalaPanini, in via Divisione Acqui.” Queste le parole di Alberto Bellelli, vicesegretario e responsabile dell’organizzazione e dell’iniziativa politica della Segreteria, che confermano l’ipotesi di spostamento dall’ippodromo alla nuova sede, più vicina al centro cittadino: “Stiamo terminando gli approfondimenti ma abbiamo immaginato di costruire un’autentica nuova cittadina della politica, per le tre settimane consuete che ci accompagneranno da agosto a settembre, avremo spazi nuovi, dedicati, raggiungibili dai modenesi in bici, dunque con mezzi sostenibili; una Festa che si avvicina al cuore della città e che resta fruibile a tutti i cittadini della provincia.” Una nuova sfida per la macchina organizzativa del Pd: “Se gli approfondimenti in corso daranno esito positivo, servirà un grandissimo impegno da parte dei circoli e dei volontari – continua Bellelli -, perché questa Festa non avrà elementi stabili e strutturali, come avvenuto nelle esperienze dell’ippodromo e di Ponte Alto, ma andrà costruita ex novo. In questi mesi abbiamo sviluppato un’interlocuzione con il Comune per avere quello spazio per i giorni necessari al montaggio e allo smontaggio delle strutture.” Delle caratteristiche di questo nuovo spazio parlando anche Giorgia Rabitti, che in Segreteria è responsabile delle Feste, e l’architetto Chiara Ferrari, componente della Direzione provinciale, che ha lavorato volontariamente al progetto: “L'obiettivo è creare uno spazio funzionale, in grado di ospitare un'ampia gamma di attività culturali e ricreative, che sia al tempo stesso un luogo di identità e aggregazione per la comunità. In questo senso, la posizione della nuova Festa è strategica, facilmente accessibile dal centro città e dalle aree circostanti, grazie alla vicinanza della tangenziale di Modena. La presenza del PalaPanini, poi, garantisce ampi parcheggi. In quanto allo spazio fisico in cui sorgerà, il piazzale antistante è di dimensioni considerevoli, perfetto, dunque, per ospitare eventi di massa e allestimenti complessi.” Ma non finisce qui: oltre alla nuova ‘casa’ della Festa provinciale, è stato progettato un nuovo modello, standard e, dunque, facilmente replicabile, per tutte le altre Feste territoriali: “Il nuovo format – proseguono Rabitti e Ferrari - per le Feste dell'unità territoriali rappresenta una vera e propria rivoluzione organizzativa, con l'obiettivo di rendere questi eventi più sostenibili, efficienti e inclusivi. Il modello si basa sul noleggio delle strutture principali, offrendo numerosi vantaggi: riduzione dell’impatto ambientale, ottimizzazione di risorse, eliminazione delle fasi di montaggio e smontaggio, condivisione di buone pratiche e di risorse tra i territori, rafforzando il senso di comunità, la base da cui nasce anche l’esigenza di realizzare le Feste”.