Festa rovinata dai vandali Trenta auto danneggiate

Colpite, nella notte di San Silvestro, le vie Adamello, Etna e Maiella Raid ’coperto’ dal rumore dei petardi: finestrini rotti e antenne strappate

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Lo hanno fatto per puro vandalismo, oppure per noia o come ‘alternativa’ per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Di fatto sono circa una trentina le automobili che sono stati danneggiate da ignoti nella notte di San Silvestro. Tre in particolare sono state le strade prese di mira, tutte laterali di via Ugo da Carpi: via Adamello, via Etna e via Maiella. «Ho un’attività commerciale in una di queste vie – racconta un negoziante – e anche stamattina (ieri per chi legge, ndr) ho continuato a raccogliere pezzi vari di carrozzeria lasciati a terra». Ai bordi delle strade restano infatti i segni della notte balorda: i vandali, presumibilmente un gruppo di giovani, si sono ‘divertiti’ a lasciare tracce del loro passaggio. Hanno rotto e danneggiato più che potevano: tergicristalli anteriori e posteriori strappati via, antenne, specchietti retrovisori, ma anche finestrini mandati in mille pezzi e ammaccature varie alla carrozzeria. Una amara sorpresa per i residenti del quartiere che il mattino dopo si sono recati a prendere la propria macchina parcheggiata la sera prima, o per coloro che erano a casa di amici o parenti per festeggiare il Capodanno. «In questa zona sono poche le palazzine che hanno i garage – spiega una residente –. Io sono fortunata ad averlo e metto sempre la macchina nell’autorimessa. Ma la mia vicina di casa ad esempio non l’ha e come tanti della zona, al rientro dal lavoro, la sera, parcheggia in strada dove trova posto. E infatti mercoledì mattina si è trovata l’auto danneggiata con i tergicristalli rotti». «Mi chiedo – chiosa un’altra signora – che divertimento è? Non sanno proprio più cosa fare i giovani per trascorrere le loro serate. Poco tempo fa, sempre nella nostra zona, ci siamo svegliati al mattino e abbiamo trovato tutti i cassonetti dell’immondizia rovesciati in mezzo alla strada». «Fino alle 33 e mezzo ci sono stati i botti – racconta un abitante di una delle vie –. Forse i vandali hanno approfittato di quei rumori per agire indisturbati. Poi un signore che abita sopra di me ha visto i lampeggianti delle pattuglie dei carabinieri e si è insospettito. Qualcuno doveva avere dato l’allarme.

Certo resta una grande amarezza».