
di Stefano Luppi
Pioveva ieri, alle nove di mattina, un’ora prima dall’inizio ufficiale dell’edizione numero ventitré del Festivalfilosofia. Tempo pochi giri dell’orologio, però, e il sole inondava già le tre città protagoniste della manifestazione che a Modena, Carpi e Sassuolo procede per i tre giorni del weekend dibattendo sul tema ’parola’.
Ieri, infatti, bastava passeggiare in via Emilia centro e sostare nelle piazze protagoniste con le conferenze dei maggiori pensatori del mondo per osservare vere e proprie ’squadre’ di turisti – e soprattutto di studenti – impegnati a parlarsi di filosofia, di arte, di musica, di teatro e cinema, spostandosi tra le sedi delle lezioni magistrali, i musei, le gallerie d’arte e tutti gli altri luoghi del centro storico delle città che hanno messo insieme quest’anno oltre 200 eventi. Bastava, appunto, passeggiare per vedere il ’miracolo’ che ogni anno si compie in questa giornate a Modena, Sassuolo e Carpi: persone concentrate, non per finta, su fatti culturali. Tanti i giovani, soprattutto, con cappelli e ombrelli ripara sole, con le orecchie aperte sul filosofo di turno piuttosto che con gli occhi abbassati su Tik Tok e Instagram. Insomma, uno spettacolo vero e proprio.
E forse prima dei filosofi – ieri sera a Sassuolo la star Massimo Cacciari, oggi replica su altro tema a Modena – che già ieri hanno riempito piazza Grande, a destare curiosità alla vigilia era il decoro cittadino.
Non va dimenticato, infatti, che Modena è alle prese con un problematico cambio del sistema di raccolta di rifiuti. Il centro ieri era pulitissimo e non si sono visti sacchetti di rifiuti, se si esclude qui e là qualche mucchio di cartoni evidentemente sfuggiti all’occhio vigile degli operatori Hera.
Ieri alle 11 piazza Grande era semipiena per un tema complesso come quello affrontato da Gaspare Polizzi che si dedicava allo Zibaldone di Leopardi.
Tutto esaurito anche per un altro dei pesi massimi di questi giorni del festival, il docente di psicanalisi Massimo Recalcati e per il filosofo Maurizio Ferraris alle prese con ’Intelligenza naturale e intelligenza artificiale’. Buon successo di pubblico anche per il reading che ieri sera si è tenuto nell’appena restaurato ex ospedale Estense, dedicato a ’Zona Cesarini’ con testi di Marco Ferrero e regia di Marzaioli.
Così anche le mostre: folto pubblico a quelle di FMAV alla Palazzina Vigarani dei giardini ducali e nel complesso del Santa Margherita in corso Canalgrande, così come nei vari istituti di Palazzo dei Musei. Resta, proprio in quest’ultimo luogo, una perplessità: non si poteva liberare piazza Sant’Agostino dalle auto? Ieri, il parcheggio più costoso della città era strapieno. Sempre a palazzo dei Musei è chiuso da mesi il bar: un visitatore chiedeva notizie vedendo spostare delle casse di bevande, ma erano solo i preparativi di una cena privata del Festival che si è tenuta in serata. I filosofi si divertono, ma fanno anche divertire il folto pubblico.