STEFANO LUPPI
Cronaca

Festival Filosofia. La carica dei giovani: "Stimoli e nuove idee. È un’esperienza unica"

Visitatori in arrivo da tutta Italia: "Siamo contenti di essere qui. Questa città è il posto giusto per vivere tre giorni di grande cultura".

Festival Filosofia. La carica dei giovani: "Stimoli e nuove idee. È un’esperienza unica"
Festival Filosofia. La carica dei giovani: "Stimoli e nuove idee. È un’esperienza unica"

Anche ieri – in occasione della seconda giornata della ventitreesima edizione del Festivalfilosofia – i centri storici di Modena, Carpi e Sassuolo si sono riempiti di sorrisi. In giro per le strade, nei locali all’aperto con distese di tavolini presi d’assalto dai clienti, ma anche nei musei civici e statali: tantissimi, infatti, i gruppi di giovani, studenti, amici o coppie intente ad ascoltare le parole dei filosofi sul palco. "Dalla mia città, cioè Pistoia – racconta lo studente Mario Rizzi – ci vogliono due ore di viaggio, ma con gli amici abbiamo deciso di venire comunque. Iniziai a frequentare Modena per le lezioni di Severino, ma ho ascoltato anche Cacciari e Irti perché trattano temi molto interessanti. La formula del festival mi pare funzioni ancora molto bene". Fa eco Francesco Bruschi, toscano, al secondo anno di filosofia alla università di Trento: "Modena è il posto giusto per ospitare queste tre giornate: ricordo che al liceo seguivamo online qualche lezione per preparare delle interrogazioni. Anche se venire qui, fisicamente, è tutta un’altra storia". Giacomo Foscarin arriva dalla provincia di Verona, insieme a sua zia Bernardetta: "Avendo conseguito la Magistrale al San Raffaele di Milano ho avuto l’opportunità di avere come prof Massimo Cacciari: una mente importante, un docente sempre a contatto con i suoi studenti e molto stimolante".

Tra le migliaia di persone che ieri affollavano le strade, c’erano anche Francesca Norelli, 29 anni di Salerno e Andrea Nevi di Terni: "Siamo qua per la prima volta: non vediamo l’ora di seguire la lezione di Massimo Cacciari. Siamo medici e seguiamo con grande interesse anche le questioni culturali". Poco lontano c’è la diciottenne di Feltre (Belluno) Daniela Monticolo, che racconta: "Con le mie amiche, in soli due giorni riusciremo ad ascoltare almeno sei filosofi, grazie all’ottima organizzazione che questo festival può vantare. Apprezzo molto i temi affrontati: l’anno scorso la giustizia, ora la parola". Il 25enne Giacomo Cappellini è un ’locale’, di Campogalliano: "Frequento questo festival da anni, sono sempre curioso di sentire idee nuove e soprattutto ho apprezzato Recalcati perché parla di problemi che abbiamo tutti".

Tanti anche i prof come Sara Balostro di Arquata Scrivia (Alessandria): "È una grande iniziativa ed è molto bello che anche i musei siano aperti fino a tardi. Insegno filosofia del linguaggio e resterò qui a Modena per tutte e tre le giornate". Francesca, invece, arriva da Reggio Emilia: "Ero qui anche venerdì e intorno alle 20 volevo visitare con un amico le mostre della Biblioteca e della Galleria estensi dentro il palazzo di piazza Sant’Agostino. Purtroppo era in corso una cena privata al piano terra di Palazzo dei Musei e abbiamo dovuto rinunciare". Infine non manca anche chi, passeggiando per le strade, ha l’occasione di ’scoprire’ il festival per la prima volta: "Siamo arrivati con l’obiettivo di farci una bella cena a Modena – racconta Cristina Cancer di Milano – e una volta arrivati qui abbiamo fatto una scoperta interessante e inaspettata".