Filiera per il recupero delle fibre di carbonio

Marco Baracchi (Crit): "Un perfetto esempio di promozione della sostenibilità"

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L’Emilia-Romagna si conferma essere terra dell’eccellenza manufatturiera e dello studio costante di soluzioni innovative: l’ultimo esempio è costituito da un progetto di alta ricerca tecnologica sviluppato proprio lungo la via Emilia, che consente di realizzare nuovi materiali hi-tech per il settore automotive grazie al recupero delle fibre di carbonio, garantendo così – in un’ottica di economia circolare – importanti ricadute positive per la filiera regionale della motoristica. Alta ricerca tecnologica, eccellenza manifatturiera e sostenibilità economica ed ambientale trovano dunque la perfetta sintesi grazie al progetto Team Save (Tecnologie Abilitanti e Materiali in Soluzioni Avanzate per il Veicolo Elettrico), che mette a frutto la collaborazione avviata tra istituti di ricerca tecnologica, sia pubblici che privati, e partner industriali.

La fibra di carbonio – molto costosa ma anche altamente performante - è utilizzata nei settori che richiedono materiali resistenti e leggeri, come ad esempio quello del motorsport che tra Rimini e Piacenza vede un’altissima concentrazione di imprese d’eccellenza, con realtà del calibro di Maserati, Ferrari, Lamborghini, Ducati, Dallara, Pagani ed altre. La domanda globale di composti in fibra di carbonio sta crescendo al ritmo del 20-25% l’anno, per il 2022 è previsto un volume complessivo di circa 200mila tonnellate; analogo andamento sta avendo il mercato di riferimento, che nel 2024 varrà complessivamente oltre 130 miliardi di dollari. Grazie alle attività dei gruppi di ricerca del progetto Team Save –tra cui Crit srl, centro con sede a Vignola – sono stati messi a punto processi produttivi innovativi per l’integrazione di nanofibre polimeriche in componenti e in adesivi strutturali, per aumentarne le prestazioni meccaniche. Il progetto ha inoltre sviluppato stampi innovativi per componenti pensati inizialmente per veicoli elettrici ultraleggeri, ma estendibili anche al settore sportivo, navale, spaziale, biomedicale, dell’edilizia e della conservazione dei beni culturali.

"I risultati raggiunti grazie al progetto Team Save – spiega Marco Baracchi, direttore generale di Crit – rappresentano il punto di partenza per una nuova filiera regionale per il recupero delle fibre di carbonio: ne beneficeranno le diverse imprese manifatturiere del territorio che impiegano in misura crescente i materiali compositi, ed inoltre rappresenta un perfetto esempio di promozione della sostenibilità economica ed ambientale dei processi produttivi, in linea con le direttive regionali ed europee". I soci di Crit sono esclusivamente aziende, molte delle quali leader mondiali nei rispettivi settori, tra cui: Alstom, Beghelli, CNH Industrial, Datalogic, Ferrari , IMA, Sacmi e Tetra Pak.