Filosofia, nel 2020 si parlerà di ‘macchine’

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«L’EDIZIONE 2020 del Festival della filosofia sarà dedicata alle ‘macchine’, al rapporto tra tecnologia, pensiero ed etica», ha annunciato alla stampa il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nella conferenza di bilancio del Festival Filosofia che si è chiuso ieri sera con una lezione magistrale di Gustavo Zagrebelsky dedicata al ‘Riconoscimento’. Insieme al sindaco di Modena, in conferenza stampa, presenti anche Anselmo Sovieni, presidente del Consiglio direttivo del Consorzio; Daniele Francesconi, direttore del Festivalfilosofia; Michelina Borsari e Marc Augè del Comitato scientifico.

TUTTI HANNO sottolineato la vicinanza e la presenza scientifica di Remo Bodei, presidente del Comitato scientifico che, pur non avendo partecipato all’edizione di quest’anno, ha lavorato anche in vista del ventennale. «Il bilancio che possiamo fare è del tutto provvisorio e daremo con precisione tutti i numeri. Al momento possiamo parlare di una grandissima affluenza, in linea anzi superiore alle due edizioni passate: oltre 70mila presenze con momenti di sovraffollamento e alcune mostre hanno registrato più di 2mila presenze. Il ventennale, l’anno prossimo, avrà delle sorprese, ma non possiamo svelare di più».

E’ Anselmo Sovieni, presidente del Consiglio direttivo del Consorzio per il Festivalfilosofia a tracciare la prima fotografia di questa edizione dedicata al concetto di ‘persona’. Una parola che ha portato «solarità nel tempo del rancore» come ha detto il sindaco di Modena, che ha detto, riferendosi agli insulti contro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il giornalista, Gad Lerner: «Condanno i fanatici violenti». Quanto al tema scelto ha ricordato: «La provincia di Modena era poverissima nel dopoguerra e grazie alle macchine ci siamo ripresi».

MACCHINE quindi è il tema per parlare del futuro, è la necessità di «assegnare loro dei fini per non esserne dominati, di pensare che quando non c’erano esistevano gli schiavi e che ancora in alcuni luoghi esistono» come ha sottolineato Michelina Borsari del Comitato scientifico del Festivalfilosofia. «Il tema scelto rappresenta l’esigenza di individuare una strada per un’utopia dell’educazione che renda possibile che le macchine ci aiutino a colmare le diseguaglianze» ha detto Marc Augè, membro del Comitato scientifico. «Quest’anno abbiamo avuto 24 voci nuove. Valutiamo i profili che partecipano al Festival a partire dalle loro ricerche, studi e dalla bibliografia scientifica, non pubblicistica» ha chiarito il direttore del Festival, Daniele Francesconi, rispondendo ad una domanda sul motivo per cui non venga invitato a partecipare Diego Fusaro, ricercatore in storia della filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, saggista e opinionista, da maggio 2018 titolare della rubrica settimanale La ragion populista su Il Primato Nazionale.

NESSUNA polemica quindi per un programma sul quale «da domani – ha spiegato ancora Francesconi – ci metteremo a lavoro. Proseguirà il progetto della cucina filosofia di Tullio Gregory che è davvero un progetto sociale». «Ho lavorato molto per sconfiggere paura e rancore – ha detto il sindaco replicando ad un’osservazione sugli ‘Alpini amici di Salvini’– io vengo dalla montagna e gli alpini li cito per questo. Gli alpini qui non girano con lo stemma di Salvini, ma con quello del Comune».