Fiori e rabbia al corteo per il cane ucciso

Oltre 300 persone in viale Gramsci per la manfestazione indetta dalle associazioni animaliste: «Il responsabile è un assassino»

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di Valentina Reggiani

Il silenzio suonato con la tromba e la deposizione di mazzi di fiori accanto al cassonetto dove è stato gettato ancora vivo, ma agonizzante. C’erano oltre trecento persone, ieri, al corteo indetto dalle associazioni animaliste per dire no alla violenza contro gli animali e soprattutto in ricordo di Zeus, il cane ucciso a sprangate sulla testa dal proprio padrone l’ultimo giorno dell’anno. Famiglie, bambini, cittadini di ogni età, insieme a tanti amici a quattro zampe e a esponenti delle associazioni animaliste del territorio, insieme ai rappresentanti di canili e gattili comunali si sono dati appuntamento ieri alle 13 per poi sfilare lungo viale Gramsci con tanto di cartelli: «Uniti per Zeus e tutti gli altri torturati e uccisi dalla crudeltà di pochi e dall’indifferenza e l’omertà di molti». I manifestanti hanno raggiunto via Toniolo per poi posizionarsi davanti al cassonetto dove il 29enne indagato per maltrattamento e uccisione di animali ha gettato Zeus. In gruppo gli animalisti hanno gridato: «assassino» mentre una delegazione esponevafiori davanti al cassonetto, accendendo un cero e suonando con la tromba il silenzio. «Sono qua perché a Modena non fa bene quello che è successo ma soprattutto perché amo gli animali», afferma Isabella. «Partecipo per portare la mia testimonianza nei confronti di qualsiasi tipo di crudeltà contro gli esseri vivente - sottolinea poi Cristian Sormani, volontario Lav Modena – abbiamo organizzato questa manifestazione per dare un segnale forte: sono atti efferati che non devono passare sotto silenzio; crimini che meritano di ricevere la giusta punizione. Chiediamo l’inasprimento delle pene versi chi maltratta e uccide un animale: non è giusto che a pagare siano sempre i deboli». Diversi i cittadini che si sono appunto uniti al corteo per gridare che: «Quanto accaduto nella nostra civilissima Modena è allucinante, imperdonabile». Durante il corteo più volte i partecipanti, uniti in coro hanno gridato: «Giù le mani dagli animali. Vergogna all’assassino». Diversi poi i necrologi esposti lungo il viale in memoria di Zeus. Ricordiamo che a individuare il responsabile sono stati gli agenti della municipale, intervenuti casualmente in via Toniolo, il 31 dicembre a causa dell’esplosione di alcuni petardi. Una volta sul posto una residente ha segnalato agli operatori strani guaiti provenienti dal cassonetto. Da qui la terribile scoperta: il cane, agonizzante, in mezzo ai rifiuti. L’animale è morto poco dopo a causa delle gravi lesioni riportate al cranio. Grazie alle telecamere gli agenti hanno individuato il padrone, ora iscritto nel fascicolo degli indagati dalla procura per i reati di maltrattamenti e uccisione di animale. L’avvocato dell’uomo fa presente come lo stesso e la famiglia ricevano da tempo minacce di morte: «Chiedo di abbassare i toni, hanno paura. Il mio cliente ancora non ha subito una condanna».