Folla per Ballotta "Grandi doti umane"

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Ieri mattina sagrato e chiesa della Pieve gremiti – tanti i colleghi presenti – per l’ultimo saluto a Tiziano Ballotta, l’assistente capo della Polizia Locale di Mirandola, deceduto improvvisamente il 31 agosto a 62 anni. Discendente di una nota famiglia di Nonantola, aveva preso parte come volontario ad una delle prime edizioni del Palio dei Partecipanti, vestendo i panni dell’Abate. Lasciato il ramo impiegatizio, la decisione convinta di indossare la divisa: entrato nel corpo di Polizia Locale, dopo 20 anni di servizio trascorsi a San Felice, dal 12 marzo era in organico al comando di Mirandola. Un vigile amico di tanti, che voleva educare più che reprimere. Un mestiere non facile il suo, ha detto don Alberto Zironi, ma che Ballotta svolgeva con generosità: "Bisogna volersi bene" ripeteva spesso alle tante persone della Bassa con le quali dialogava abitualmente. Toccanti gli interventi durante l’orazione funebre, che hanno messo in luce le sue doti umane; i nipoti hanno ricordato lo zio "Tizi", un uomo speciale che continuerà a vivere nelle persone a cui ha donato gli organi, un ultimo atto di altruismo.

Gian Luigi Casalgrandi