Fondazione di Modena e Fondazione Estense hanno avviato il dialogo che potrebbe portare alla fusione per incorporazione di Fondazione Estense in Fondazione di Modena. Dopo una prima e non vincolante lettera di intenti firmata a fine 2024, che prevedeva l’attivazione di un tavolo paritetico congiunto di confronto, arriva ora l’approvazione dell’Accordo Quadro e delle Linee guida relative alla fusione da parte degli Organi di Indirizzo di entrambi gli enti, per proseguire poi verso la redazione del vero e proprio Progetto di fusione, che dovrà ricevere il necessario benestare del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Fondazione Estense ha manifestato la volontà di procedere alla fusione "in considerazione della complessa situazione economico-patrimoniale in cui versa a seguito della liquidazione coatta amministrativa della Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A., sua banca conferitaria". Fondazione di Modena, nell’ambito dei contatti intercorsi con Fondazione Estense ha manifestato "la propria disponibilità ad avviare un’interlocuzione al fine di dare corpo agli auspici della Fondazione Estense in un quadro di solidarietà".
Fondazione Estense rientra nel novero delle Fondazioni in gravi difficoltà, come individuate dalla legge numero 197 del 2022 che prevede agevolazioni in caso di fusione. Significa, di fatto, che con la fusione che porterebbe Fondazione Estense ad essere incorporata in Fondazione di Modena, fino al 2027 le somme che l’ente modenese erogherebbe a beneficio del territorio di competenza di Fondazione Estense godrebbero di un credito di imposta del 75%.
A questo beneficio e per lo stesso periodo si aggiungerebbe una contribuzione di ACRI di un ulteriore 25% a concorrenza del totale delle somme erogate nel primo triennio 2025/2027.
Con il perfezionamento dell’operazione, Fondazione di Modena garantirebbe la continuità delle attività istituzionali attraverso il sostegno della Fondazione di Comunità e l’efficace gestione del patrimonio, che verrebbe incorporato in quello di Fondazione di Modena. Il rilevante patrimonio artistico di Fondazione Estense sarebbe invece destinato con una donazione ad istituzioni pubbliche ferraresi, secondo modalità previamente autorizzate dalle autorità competenti, preservando in tal modo il legame storico e affettivo di quei beni con la comunità locale a cui appartengono.