Fondazione Fossoli e Aned: "Pietre d’inciampo per ricordare"

La Fondazione Fossoli e ANED commemorano i 67 martiri di Fossoli con la posa di Pietre d’Inciampo, aggiungendo il nome di un deportato ebreo romano. Il progetto coinvolge le Amministrazioni comunali e i familiari, arricchendo i fascicoli conservati nel Centro studi ‘Primo Levi’. Presidente Castagnetti sottolinea l'importanza della memoria in un'Europa che rischia di dimenticare.

Fondazione Fossoli e Aned: "Pietre d’inciampo per ricordare"

Fondazione Fossoli e Aned: "Pietre d’inciampo per ricordare"

La Fondazione Fossoli e ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti) intendono ricordare i 67 martiri di Fossoli annunciando, a luglio, in occasione dell’80° anniversario della strage, la posa di una Pietra d’Inciampo dell’artista Gunter Demnig nel luogo ove ciascuno dei fucilati visse per l’ultima volta da uomo libero. Ai nomi degli uccisi a Cibeno verrà aggiunto quello di Pacifico Di Castro, deportato ebreo romano, assassinato sul piazzale dell’appello il 1° maggio 1944. Nel corso del progetto è stata richiesta l’adesione delle Amministrazioni comunali e dei familiari dei 67 martiri. Dalla ricerca sono emersi documenti e informazioni che andranno a integrare i rispettivi fascicoli conservati nel Centro studi e documentazione ‘Primo Levi’ della Fondazione Fossoli. "All’alba dell’epoca della scomparsa dei testimoni diretti – commenta il presidente della Fondazione Fossoli Pierluigi Castagnetti – tanto più urgente si fa la necessità della passione della memoria. Nell’80° anniversario della terribile strage il progetto che stiamo portando avanti insieme agli amici di ANED rappresenta una piccola fiammella di speranza in un’Europa in cui si torna a parlare di guerra".