I comitati contro le assessore: "Ci aspettavamo più comprensione su Fonderie e Vaciglio"

'Respiriamo aria pulita' bacchetta la Filippi: "Gli odori continuano, la pazienza è finita", mentre Mobastacemento striglia la Vandelli: "La città non vuole le palazzine"

La foto dell’ultima riunione del comitato Respiriamo Aria Pulita alla Madonnina. Nel tondo, l’assessore all’Ambiente Alessandra Filippi

La foto dell’ultima riunione del comitato Respiriamo Aria Pulita alla Madonnina. Nel tondo, l’assessore all’Ambiente Alessandra Filippi

Modena, 22 maggio 2018 - Ogni comitato ha il suo ‘avversario’ che nel caso di ‘Respiriamo aria pulita’ e ‘Mobastacemento’ rispondono al nome di Filippi e Vandelli, le due assessore della giunta Muzzarelli che hanno in mano due tra le questioni più calde degli ultimi mesi: gli odori alle Fonderie Cooperative e la realizzazione delle nuove palazzine nel comparto Morane/Vaciglio. Se la Anna Maria Vandelli, assessora all’Urbanistica, ci ha ormai fatto il ‘callo’, Alessandra Filippi, fresca di nomina all’Ambiente, inizia a rendersi conto di quanto i residenti vogliano risposte chiare e immediate. Ne è prova l’ultimo Consiglio comunale di giovedì scorso dove entrambe le assessore hanno in qualche modo scontentato quella fetta di città che segue con attenzione l’evoluzione sui miasmi e i futuri alloggi. Il comitato ‘Respiriamo’, per esempio, non ha preso affatto bene l’intervento della Filippi sulle Fonderie in cui ha ribadito che la sperimentazione sta dando frutti, anche «se è stata avviata su un solo punto di emissione, l’E27, il meno impattante dal punto di vista degli odori».

E ancora, secondo la Filippi «i residenti devono avere pazienza». Ma il comitato non ci sta: «E’ dal 2004 che nella varie relazioni di Arpae si legge che l’esposizione prolungata alle emissioni delle Fonderie può avere ricadute sulla salute e ci chiedono ancora di avere pazienza? Ci sono fumate che escono ogni dieci minuti dallo stabilimento, siamo stanchi di essere presi in giro. La pericolosità non è legata solo alla quantità del benzene, che può anche essere sotto i limiti, ma dalla lunga esposizione. Non possiamo aspettare fine anno per l’ulteriore abbattimento degli odori, la sperimentazione sul secondo camino va avviata prima. Ci chiediamo - aggiunge ‘Respiriamo’- come mai aziende meno pericolose per la salute collettiva sono state bloccate nella loro operatività fino a quando non hanno installato tutti i dispositivi richiesti».

Altrettanto duro l’intervento di Mobastacemento sulla scia dell’annuncio in aula della Vandelli che ha annunciato il via libera alla variante di Vaciglio entro l’estate: «Ci stupisce che dopo quasi un anno di argomentazioni, pseudo dialoghi e manifestazioni cittadine, ancora non ci sia stato almeno la voglia di capire che la città non vuole questo progetto. Si dice che non si può bloccare l’urbanizzazione perché le imprese hanno dei diritti acquisiti su quell’intervento. Noi cittadini, però, vorremmo sapere quali sono i nostri diritti acquisiti». Il comitato ricorda come «la società che è titolare del diritto di costruire a Vaciglio» sia la stessa che «ha lasciato incompiuta la realizzazione di una rotatoria sulla Via Emilia Est» e ha «regalato il famoso edificio abbandonato (il ‘Rotore’) nell’area dell’ex Mercato bestiame. Ha il diritto, una società che non è in fallimento e che anzi vanta sostanziosi utili, di lasciare a metà un lavoro di quella entità? Non è assolutamente doveroso nei confronti dei cittadini che l’Amministrazione regoli queste situazioni rimaste in sospeso, prima di concedere ulteriori diritti? E non si dica che l’impresa che dovrebbe lavorare a Vaciglio non è la stessa dei due interventi sopra citati, perché non ci piace essere presi in giro».