Fonderie, un altro passo "Parte l’iter per il Dast"

Approvato il progetto per la realizzazione del nuovo Distretto tecnologico. L’assessore Vandelli: "Alla Crocetta il comparto dell’Automotive"

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Il Consiglio comunale ha dato il via libera al Programma di riqualificazione urbana del comparto ex Fonderie a Modena, che consentirà di far partire l’iter di realizzazione del Distretto per l’accelerazione e lo sviluppo della tecnologia (Dast) attraverso i fondi già assegnati a Modena dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che con il cofinanziamento locale vedranno un investimento di oltre 15 milioni di euro su quest’area.

Dopo l’avvio del cantiere sul primo stralcio per la riqualificazione della futura sede dell’Istituto storico, e il prossimo avvio della gara per lo stralcio 2 A, con contributi della Regione Emilia-Romagna e di Fondazione di Modena, sarà ora possibile entrare nel dettaglio della progettazione del secondo stralcio B e del terzo stralcio, finanziati con risorse destinate dal Governo a Modena nell’ambito del cosiddetto bando Rigenerazione. "L’approvazione del Programma – ha affermato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera – chiude un percorso iniziato molti anni fa e definisce inoltre un abaco di destinazioni importanti". Il Dast sarà un distretto sede di attività e funzioni per l’accelerazione dello sviluppo delle start-up che operano nel campo delle tecnologie legate al settore dell’Automotive e, più in generale, della mobilità sostenibile. Uno spazio aperto in cui singoli con idee, start-up e imprese potranno incontrarsi e sviluppare progetti per rispondere ai repentini cambiamenti del settore automobilistico, per mantenere competitività internazionale e favorire la nascita di nuove imprese che possano avere ruoli chiave nei nuovi contesti di mercato.

"Ciò che stiamo facendo – ha proseguito Vandelli – lo stiamo facendo con una visione tutt’altro che astratta e che vede tra la Sacca e la Crocetta la creazione di un comparto destinato allo sviluppo tecnologico e all’Automotive, con l’obiettivo di riqualificare e dare un’identità forte a questa parte della città ricucendola con il territorio". Il nuovo centro farà, infatti, parte di un più ampio progetto che vedrà come attori l’Università e la Facoltà di Ingegneria, Democenter-Sipe, l’Autodromo di Modena-Marzaglia e l’area per la prova in città delle auto a guida assistita (Modena Automotive smart area, Masa), realizzata nell’ambito del progetto ‘Bando Periferie’ all’ex Mercato Bestiame.

L’intervento vedrà il recupero e la bonifica di un’area di oltre 40 mila 300 metri quadrati, dove la superficie utile di 16 mila metri quadrati sarà destinata a funzioni direzionale, produttivo, residenza, con altezze massime di sei piani fuori terra, e circa 20 mila metri quadrati a verde e servizi (urbanizzazioni, corridoio ecologico). E, ancora, sarà un’area dedicata all’intermodalità auto-bus-treno-biciclette, con servizi pubblici dedicati alla ciclabilità, oltre a un’area verde, con ampi spazi esterni fruibili e con un corridoio ecologico-ambientale a fianco della ferrovia, che dal comparto arriverà fino alla tangenziale.

La rigenerazione dell’area si sviluppa in quattro stralci attuativi autonomi (il secondo diviso in A e B), di cui il primo, relativo alla palazzina adiacente al cavalcavia Ciro Menotti, ha preso avvio nell’autunno 2020, grazie a un finanziamento di 1 milione 500 mila euro della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando per la Rigenerazione urbana.