Foto col bacio gay censurata I Giovani Dem contro la preside "Disattesi i valori della scuola"

Continua la polemica sulla mostra all’istituto Fermi dopo la presentazione del caso al ministero "L’immagine aveva un significato inclusivo ed era stata apprezzata e premiata dalla commissione".

"Quanto accaduto va contro i valori che la scuola dovrebbe promuovere". Ne sono convinti i Giovani democratici di Modena commentando l’episodio avvenuto all’istituto tecnico "Enrico Fermi", dove la dirigente scolastica avrebbe censurato da una mostra fotografica sul tema dell’oppressione mafiosa, organizzata da Libera la foto di due ragazzi che si baciano in strada. "Uno scatto – sottolineano i ragazzi - apprezzato e premiato anche dalla giuria composta da docenti, contro cui la preside si è poi scagliata accusandola di aver agito in modo non trasparente e addirittura alla stregua dell’operato mafioso’. Un episodio che sta sollevando polemiche su più fronti e che è finito direttamente sul tavolo del Ministro all’istruzione".

Secondo i giovani Dem "l’atto di censura e le accuse espresse dalla dirigente dell’istituto sono inaccettabili e completamente discordanti con i valori che un istituto scolastico dovrebbe promuovere". Infatti i lavoratori e le lavoratrici dell’istituto hanno affermato nel corso di una infuocata assemblea di essere stati accusati ‘pesantemente’ dalla dirigente, che avrebbe ritenuto lo scatto come destinato a provocare. "Siamo fermamente convinti che la scuola, di ogni ordine e grado, sia ancora una delle principali opportunità di emancipazione per i giovani, e debba quindi rappresentare un luogo formativo non soltanto a livello didattico, ma soprattutto sul piano umano e personale", commentano ancora i giovani dem. Per i quali "per superare i numerosi preconcetti ancora persistenti ed evitare che avvenimenti spiacevoli come questo accadano nuovamente, riteniamo sia prioritario garantire a tutti gli studenti un’educazione affettiva inclusiva e di qualità, perché essere libero cittadino significa anche non subire discriminazioni per la propria sessualità".

Gli stessi studenti del Fermi, nei giorni scorsi, hanno denunciato un clima teso e ‘chiuso’ all’interno della scuola, da sempre ispirato ai valori della libertà e del dialogo. Come noto i parlamentari modenesi Stefano Vaccari, Maria Cecilia Guerra ed Enza Rando, insieme alla capogruppo in Commissione cultura e responsabile Scuola della Segreteria nazionale Pd Irene Manzi, hanno rivolto un appello – contestualmente a un’interrogazione parlamentare – al Ministro dell’Istruzione Valditara. I parlamentari, infatti, chiedono al Ministro "quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, intenda tempestivamente assumere al fine di stigmatizzare il comportamento della DS Stefania Giovannetti".

v. r.