"Fotovoltaico, contratto ma niente servizio"

La protesta di un cittadino che ha stipulato con Hera l’installazione e l’attivazione dell’impianto: "Ho mandato tanti solleciti"

Migration

"Ho stipulato un contratto con Hera per l’ installazione di un impianto fotovoltaico ad aprile. Ma per una serie di disservizi non riesco ad usufruirne nonostante mail e solleciti ufficiali". Vanni Berni abita a Ganaceto e non vede l’ora di ‘normalizzare’ le sue bollette ricorrendo all’energia solare. "L’installazione – racconta – è avvenuta da parte di una società esterna a Hera che si avvale a sua volta di installatori esterni. I tecnici si sono presentati senza nessun mezzo di sollevamento, come invece regolarmente preventivato e pagato". I lavori vengono sospesi e comincia l’odissea. "Il mio referente di Hera era in ferie e non rispondeva, la società esterna non dava risposte e quindi mi sono rivolto all’installatore". Dopo 4 interventi e varie vicissitudini il 25 luglio si avvia la procedura di allacciamento.

Il 10 agosto Hera piazza il contatore, "ma gli installatori consapevoli di non aver montato in precedenza un sensore si presentano con anticipo rispetto all’ora concordata chiedendomi dove potevano reperire un cavo per collegarlo". Se ne vanno alla ricerca del cavo ma tornano senza, "e per poter metter in funzione l’impianto fanno una modifica immettendo l’energia prodotta dal fotovoltaico in una presa elettrica, mettendo a rischio il mio impianto". Nel frattempo "il dispositivo fotovoltaico produceva 2 kilowatt anziché 6, ma i tecnici mi hanno detto che occorrevano alcuni giorni per assestarsi, mah…".

Al ritorno dalle ferie Berni contatta i tecnici che d’accordo con il progettista avrebbero dovuto sistemare il cavo e verificare la bassa produttività. "Gli installatori si presentano ancora senza cavo, fanno l’ennesima modifica all’impianto e mi rimandano alla società esterna di Hera in quanto ’sono loro i tecnici’. Ricontatto il progettista che mi suggerisce di aprire una segnalazione su tutti i disservizi". Dopo una settimana di telefonate però "mi sento rispondere dalla società esterna che i tecnici sono gli installatori e quindi avrebbero dovuto verificare". L’utente in pratica è finito in un vicolo cieco.

Da quel giorno, conclude Berni, "è passato oltre un mese nel quale l’ impianto manda tutta, o la poca, energia prodotta in rete senza che io ne possa usufruire e senza che nessuno mi contatti nonostante solleciti, mail, telefonate e reclami a tutti i soggetti, Hera Comm compresa". Come una beffa, "ho ricevuto da Hera invece una mail che mi invitava, a rispondere a brevi domande per migliorare il servizio. Ma quale servizio?".

Gianpaolo Annese