
La frana di Boccassuolo
Modena, 17 aprile 2025 – Duecento mila euro stanziati, una trentina di tecnici sul posto. È questa la risposta che la Regione Emilia Romagna ha dato all’emergenza creatasi a Boccassuolo (Palagano) a seguito di una frana di due chilometri che si è sviluppata dal monte Cantiere, danneggiando già due strade e un ponte. Mentre è stato attivato il monitoraggio tecnico con l’Università di Modena e Reggio Emilia, il governatore Michele de Pascale e la sottosegretaria alla protezione civile Manuela Rontini, aggiungono: “Da parte della Regione c’è la massima attenzione nel seguire la frana di Palagano e piena vicinanza alla comunità colpita. Ci troviamo di fronte a un evento franoso di grande portata, che coinvolge un territorio già fragile e storicamente soggetto a dissesti. Insieme all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e alla Protezione civile siamo operativi fin dalle prime ore, con interventi urgenti già avviati per monitorare la situazione e contenere il più possibile l’avanzata del fronte franoso. Le condizioni meteorologiche instabili e la saturazione del terreno rendono la situazione complessa e delicata: per questo l’attenzione resta massima. La priorità, in ogni fase, è garantire la sicurezza delle persone e attivare tutte le azioni necessarie a contenere e gestire gli effetti della frana. Fin dall’inizio – proseguono de Pascale e Rontini– siamo al lavoro fianco a fianco, con un coordinamento costante tra istituzioni, tecnici e volontari. L’obiettivo è chiaro: proteggere le persone, mettere in sicurezza case e infrastrutture e ripristinare al più presto viabilità e condizioni di normalità. La collaborazione tra Regione e Comune è totale, così come l’impegno per rispondere in modo tempestivo e concreto all’emergenza”. Attualmente, fa sapere la Regione in una nota, il corpo di frana ha una lunghezza di circa due chilometri e una larghezza variabile tra i100 e i 300 metri, con una stima preliminare di circa 2 milioni di metri cubi di materiale in movimento. La frana sta scendendo a valle con una velocità stimata tra i 60 e 70 metri al giorno.