ALBERTO GRECO
Cronaca

Frana di Boccassuolo, nuovi fondi. Per la viabilità altri 200mila euro

Già stanziati 740mila euro. Rontini (Regione): "Vogliamo . essere d’aiuto alla comunità . in tutti i modi possibili" .

La frana, che si è staccata dal Monte Cantiere il 1 aprile, viene costantemente monitorata

La frana, che si è staccata dal Monte Cantiere il 1 aprile, viene costantemente monitorata

Trascorsi 82 giorni dal distacco della frana che incombe sull’abitato di Boccassuolo di Palagano, si continua ad operare in emergenza e questo grazie alla Regione che ha stanziato ulteriori 200mila euro. Consentiranno di intervenire sui pesanti danni alla viabilità subite dagli abitanti a est del movimento franoso sceso dal Monte Cantiere, che hanno visto scomparire le quattro strade che li collegavano al cuore della frazione e a Palagano. Stanziate dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e assegnate al Comune si sommano ai 550mila euro messi finora in campo sempre dall’Agenzia e portano il contributo della Regione a 740mila euro.

"Dopo i precedenti stanziamenti, la Regione assegna ora nuovi finanziamenti per intervenire sui collegamenti e la viabilità alternativa - spiega Manuela Rontini, sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile -. Siamo pienamente consapevoli delle grosse criticità con cui chi vive nella zona di Palagano deve fare i conti quotidianamente e vogliamo essere d’aiuto alla comunità in tutti i modi possibili".

Dei nuovi stanziamenti, 120mila euro serviranno per i lavori di ripristino della viabilità su via Motrona, dopo la frana del Rio della Lezza, mentre 80mila euro contribuiranno al completamento della viabilità alternativa per le località isolate di San Dalmaso, Roncadello, La Lissandra e La Capanna.

Gli interventi più significativi riguardano il torrente Dragone, dove si continua a lavorare per garantire il deflusso delle acque in contrasto all’avanzata della colata della frana.

Inoltre, è stato attivato il supporto scientifico dell’università degli studi di Modena e Reggio Emilia per avviare approfondimenti e un monitoraggio costante dell’evoluzione del fenomeno da mettere a disposizione dei COC (Centri Operativi Comunali). Ma, nel frattempo sono stati raccolti anche dati necessari per la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, a seguito della quale il Dipartimento nazionale di protezione civile ha già effettuato un primo sopralluogo.

Alberto Greco