Modena, Francesca Martinelli da Casinalbo agli Stati Uniti. “Rifaccio il look alle case in vendita“

Pioniera dell’home staging, è partita dalla provincia e oggi vive in Florida con la famiglia. “Ho sempre avuto una grande passione per il design di interni“

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Casinalbo (Modena), 17 ottobre 2022 - Da Casinalbo agli Stati Uniti. Classe 1981, pioniera dell’home staging in Italia, Francesca Martinelli si è da poco trasferita in Florida con la famiglia, grazie a un visto ricevuto per merito professionale. Con l’ home staging rende le case più belle e accoglienti prima che siano messe in vendita, ha uno studio di home design e home decor, Hooms, e un profilo social ’unacasaallavolta’ seguito da migliaia di persone che apprezzano il suo stile senza tempo.

Ci può raccontare la sua storia?

"Dopo la laurea in marketing e comunicazione all’università di Reggio Emilia, sono stata assunta in banca al Credito Emiliano. Mi trovavo bene, ma sentivo che non era la mia strada. Fin da piccola, le mie amiche mi hanno sempre chiesto ‘Chicca, mi fai la stanza come la tua? Mi appendi il poster come fai tu?’. E` una predisposizione che ho sempre avuto, per poi capire più tardi che quella era la mia vera vocazione. Quindi ho mollato tutto e ho fatto un corso di home staging, eravamo in due. Ci ho creduto fino in fondo, tanto da vendere casa mia con la strategia home staging nel 2008. Da lì sono arrivati i primi lavori".

E poi?

"Ho iniziato a raccontarlo anche su Instagram, dove ora ho 200mila seguaci. Non è stato dal giorno alla notte, ma un giorno alla volta, una casa alla volta. Oggi il mio stile è stato definito ‘senza tempo’, tra arredi estremamente moderni e un tocco vintage, più naturale o di legno. Nel 2017, alcune realtà americane mi hanno notata e ho iniziato a fare avanti indietro tra l’Italia e l’America, fino a quando mi hanno consigliato di richiedere il visto ‘per straordinarie capacità nel proprio settore’ e l’ho ottenuto. E ora, con tutta la famiglia, siamo qui in Florida da sei mesi".

Secondo lei cosa ha determinato il suo successo?

"La passione, per iniziare, è importante, ma da sola non basta. E’ la costanza che ti porta avanti, soprattutto in un percorso del genere, devi essere un bravo manager di te stesso".

Come si svolge il suo lavoro?

"La mia è una realtà di progettazione di interni, siamo in sette e lavoriamo tutti fondamentalmente online. Tutti italiani, che lavorano felicemente da remoto. E’ una modalità che adoro, lascia moltissima libertà. Riuscire a innovare la propria azienda e farla su misura delle stagioni dalla vita delle donne e delle persone è bellissimo per me. Anche solo avere 4 minuti in più per scaricare la lavatrice o fare qualche lavoretto in casa, con due figli, è utilissimo. E in più si lavora molto meglio".

E’ una visione moderna.

"Si, mi piace anche fare divulgazione. Il mercato immobiliare ha sempre più bisogno dell’home staging. Io sono stata docente in diverse università e insegnare questo nuovo mestiere è fantastico. Adesso ho una mia realtà formativa, a cui si può accedere in alcuni momenti dell’anno, in cui si viene seguiti con un supporto continuo, fino all’eventuale lancio della propria attività".

E i social giocano una componente importante?

"Sono pericolosi. Nel mio programma insegno a non partire dai social, che ti fanno investire risorse, tempo e denaro. Al contrario, si deve partire dal proprio territorio, puntare sulla propria zona e solo dopo allargare il cerchio, fino ai social".

Come si trova negli States?

"Ci troviamo bene, ogni membro della famiglia sta vivendo la propria avventura, sia a livello famigliare che personale. Io personalmente sono in contatto con tanti professionisti e riuscirò a implementare la mia attività con nuove strategie di marketing del mercato immobiliare che ci sono qui. In America, si pianifica e si agisce. E poi, amo questa terra, il cielo, i colori. I bambini sono entusiasti della scuola, molto incentrata sul fare".

E per il futuro?

"L’obiettivo sarebbe trovare un giusto equilibrio tra Italia e Stati Uniti, magari passando i mesi estivi in Italia e il resto dell’anno qui. Per ora ci siamo dati un anno per capire cosa fare davvero, poi si vedrà".